Strage di Genova del ’76, l'impegno a non dimenticare firmato da Terralba, Salandra e Ardauli - LinkOristano
Terrorismo

Strage di Genova del ’76, l’impegno a non dimenticare firmato da Terralba, Salandra e Ardauli

Il gemellaggio vuole far conoscere ai giovani il sacrificio di Francesco Coco, Giovanni Saponara e Antioco Deiana

Da sinistra il vicesindaco di Ardauli Marco Deiana, il sindaco di Terralba Sandro Pili e l'assessore di Salandra Pietro Lisanti - Foto Comune di Terralba
Da sinistra il vicesindaco di Ardauli Marco Deiana, il sindaco di Terralba Sandro Pili e l'assessore di Salandra Pietro Lisanti - Foto Comune di Terralba

Terralba

Il gemellaggio vuole far conoscere ai giovani il sacrificio di Francesco Coco, Giovanni Saponara e Antioco Deiana

Si è chiusa domenica 5 settembre a Terralba la settimana di commemorazione delle vittime della strage di Genova dell’8 giugno 1976, nella quale vennero uccisi il giudice Francesco Coco, originario di Terralba, il brigadiere Giovanni Saponara, originario di Salandra, e l’appuntato Antioco Deiana, originario di Ardauli.

Con la firma del patto di gemellaggio tra i Comuni di Terralba, Salandra e Ardauli si è concretizzato l’importante percorso di dialogo portato avanti dalle tre amministrazioni accomunate dalla terribile strage di Genova, dialogo che ha avuto come filo conduttore lo studio del fenomeno brigatista degli anni Settanta e in particolar modo della drammatica vicenda di Genova, curato dal professor Giuseppe Deiana. Studi raccolti nel libro “Gli orrori della colonna infame. La storia del Giudice Coco che sfidò le Brigate Rosse fino alla perdita della vita”, pubblicato da Iskra Edizioni.

Il gemellaggio è un impegno a far sì che le tre comunità, le associazioni di volontariato, le scuole, le imprese e ogni altra espressione di vita sociale e culturale – sulla base dei principi di solidarietà, amicizia, dialogo e incontro tra le persone – possano conoscersi, scambiare le proprie esperienze, collaborare per il bene comune sulla base dei principi e indirizzi stabiliti dai protocolli contenuti negli atti deliberativi dei rispettivi consigli comunali.

In perfetta coerenza con lo studio di ricerca e memoria storica della strage di Genova, le tre amministrazioni comunali si impegnano a promuovere la cultura della non violenza, della legalità e del rispetto delle istituzioni, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.

Un patto di sangue per non dimenticare e per continuare negli anni a promuovere la memoria di una tragica pagina di storia, ai più giovani sconosciuta, nel segno della solidarietà e del rispetto nel tempo ai parenti delle vittime.

Le tre amministrazioni si sono distinte per ospitalità e conoscenza reciproca nelle date del 1° settembre a Salandra, il 4 a Terralba e il 5 ad Ardauli. In queste giornate di ufficializzazione del patto si è resa memoria, in presenza delle autorità militari, civili e religiose e dei parenti delle vittime, con un alternarsi di cerimoniali ed eventi pubblici con la presentazione del libro di professor Giuseppe Deiana (da parte dello stesso autore, con la presenza del professor Gianluigi Deiana) e la proiezione del film corto “8 giugno 1976” di Gianni Saponara.

La giornata a Terralba con i comuni ospiti è stata particolarmente toccante nel momento in cui è stata scoperta la lastra lapidea dedicata al giudice Francesco Coco, nell’ abitazione in cui visse, in via Garibaldi. La cerimonia è stata accompagnata dalla banda musicale “Giuseppe Verdi” di Terralba.

Grande soddisfazione e orgoglio da parte dell’amministrazione comunale di Terralba, soprattutto per il sentito coinvolgimento da parte della cittadinanza per questo importante gemellaggio e per la preziosa partecipazione di numerose autorità e associazioni, al fianco dei parenti delle vittime.

La lastra lapidea dedicata al giudice Francesco Coco - Foto Comune di Terralba
La lastra che ricorda il giudice Francesco Coco - Foto Comune di Terralba

Giovedì, 9 settembre 2021

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