L'appello di Solinas (M5S): "Più medici al SerD di Oristano. Intervenga la Regione" - LinkOristano
Sanità

L’appello di Solinas (M5S): “Più medici al SerD di Oristano. Intervenga la Regione”

Impossibile garantire i servizi senza incentivi legati ai contratti sul territorio

SerD Oristano
La sede del SerD di Oristano

Oristano

Impossibile garantire i servizi senza incentivi legati ai contratti sul territorio

Sono un migliaio i pazienti di tutta la provincia ai quali deve far fronte un solo medico in servizio al SerD, il Servizio contro le dipendenze della Assl di Oristano. Il potenziamento dell’organico diventa è sempre più una necessità, come evidenziato anche dal consigliere regionale Alessandro Solinas, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore alla Sanità Mario Nieddu.

“La scarsissima attenzione prestata da questo governo regionale per un’equa distribuzione dei medici sta emergendo ormai da anni in tutta la sua drammaticità. Il territorio di Oristano, in particolare”, scrive Alessandro Solinas, “è attualmente tra quelli che stanno patendo maggiormente la mala organizzazione del sistema sanitario regionale. L’ultimo grido d’allarme proviene dal SerD di Oristano, in cui per un bacino di utenza di un migliaio di pazienti, tra tossicodipendenti, alcolisti, ludopatici e sex addicted, è presente un solo medico in servizio, ovvero lo stesso primario della struttura che, affiancato da un assistente sociale, un’educatrice e alcune infermiere, garantisce l’apertura dell’ambulatorio dal lunedì al venerdì”.

“Nonostante il grande sacrificio fatto dagli operatori, costretti a un carico di lavoro enorme”, prosegue il consigliere del M5S, “è impossibile prestare assistenza a oltre qualche centinaio di pazienti ogni mese. Di conseguenza, sono troppi gli utenti che non possono essere seguiti e curati come meritano”.

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Alessandro Solinas

“La Regione ha il dovere di attivarsi per far sì che i presìdi di zona siano in grado di garantire un’adeguata assistenza ai pazienti e la sicurezza degli operatori. Le difficoltà che portano medici e specialistici a rifiutare incarichi in zone come Oristano, Lanusei o La Maddalena”, scrive ancora Alessandro Solinas, “sono oggettive e ataviche. Sappiamo che in assenza di incentivi legati ai contratti sul territorio, questo problema non potrà essere risolto”.

“Continuare a ignorare queste problematiche sta aggravando ulteriormente le condizioni in cui versa la sanità sarda. Inoltre, non possiamo accettare le dichiarazioni degli amministratori che millantano azioni volte alla salvaguardia della sanità pubblica sul territorio che non trovano riscontro nella realtà. È giunta l’ora di farsi sentire”, conclude il consigliere regionale di minoranza, “non è più il momento di prendere le promesse, quasi mai mantenute, come oro colato, ma è giunto il momento di pretendere che il nostro diritto alla sanità venga rispettato”.

Giovedì, 9 settembre 2021

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