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Niente pediatra? I bambini sopra i sei anni devono passare al medico di famiglia

Due sole dottoresse titolari. La denuncia di tre mamme di Oristano e Solarussa

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Due sole dottoresse titolari. La denuncia di tre mamme di Oristano e Solarussa

Il tuo bimbo ha già compiuto sei anni ? Non ha più diritto al pediatra. È la drammatica scoperta di alcune mamme di Oristano e Solarussa, costrette a scegliere un medico di famiglia per il loro bambino, perché in città non ci sono più pediatri. Sono rimaste solo due pediatre di ruolo: le dottoresse Tiziana Casti e Maura Lazzari.

“Dopo aver provato a contattare la pediatra che pensavo fosse quella dei miei figli (la dottoressa Ponti, che ha sostituito la collega Concas) e non aver ricevuto risposta, per diversi giorni ho provato a contattare gli uffici della Assl per capire che cosa dovessi fare”, racconta una mamma oristanese. “Dopo numerosi tentativi infruttuosi, ho quindi contattato l’Ats con una pec. La risposta è stata che i miei figli erano effettivamente senza pediatra”.

“Nessuno mi ha avvisata ma non solo, la dottoressa Ponti risulta ancora tra i pediatri in servizio indicati sul sito della Assl di Oristano”, lamenta la mamma. “Ci ritroviamo a scoprire di essere sprovvisti di una figura di cura proprio quando delle cure abbiamo più bisogno. Ho dovuto dare un antistaminico a mio figlio chiedendo informazioni a una dottoressa che conosco”, aggiunge la mamma, raccontando di una esperienza vissuta nei giorni scorsi.

“L’Ats”, continua la mamma, “mi ha comunicato in risposta alla pec che mi sarei dovuta rivolgere agli uffici Assl di Oristano per la scelta di una delle due pediatra titolari. Ma negli uffici di via Carducci, dove mi sono. recata, la stessa dipendente che aveva già risposto alla mail, mi ha spiegato che avrei potuto scegliere la pediatra che desideravo se solo i miei figli avessero avuto un’età compresa tra 0 e 5 anni”.

“Una doppia vergogna, dunque”, denuncia la mamma. “Non solo miei figli resteranno senza pediatra, ma mi fanno anche andare fino agli uffici per chiarire che c’è un limite di età. Come al solito la comunicazione della Assl fa acqua da tutte le parti”.

Da quanto riferito dagli uffici della Assl, una nuova pediatra titolare dovrebbe arrivare in città il 31 ottobre: “Ci è stato detto che l’assegnazione avverrà per fasce di età: prima i bambini fino ai 5 anni e, a seguire, i più grandi”, lamenta la mamma.

“È una situazione assurda”, denuncia, “io non ho intenzione di far fare il passaggio al medico di medicina generale ai miei bambini e rischiare di perdere la possibilità di far fare loro il trasferimento alla nuova pediatra”.

Ha fatto invece il passaggio dei propri figli al medico di famiglia un’altra mamma oristanese, costretta da una emergenza: “Mio figlio ha avuto nei giorni scorsi una brutta otite, mi sono rivolta alla pediatra che ha sostituito il nostro medico e così ho scoperto che anche lei non era più in servizio. Ho dovuto quindi portare il bambino al pronto soccorso, per accedere al reparto di pediatria, dove lo hanno visitato. Era necessaria tuttavia la visita di uno specialista”.

“All’ospedale San Martino non c’è l’otorino”, continua la mamma, “ho provato a prenotare da alcuni privati, ma erano in ferie e ho chiamato al poliambulatorio, dove c’era un otorino disponibile”.

“Il paradosso è che per la visita d’urgenza serve l’impegnativa del pediatra, che mio figlio non ha”, prosegue la mamma. “E così, in piena emergenza mi sono dovuta recare agli uffici di via Carducci e fare il passaggio al nostro medico di famiglia”.

“La nostra dottoressa di famiglia è stata molto disponibile”, prosegue, “ma ho un figlio che necessità di prendere una pastiglia per il cuore e preferirei lo seguisse un medico pediatra, la branca della medicina specifica per i bambini con l’età dei miei figli”.

La situazione di grave disagio è stata vissuta anche da una mamma di Solarussa: “Nessuno ci ha comunicato che la nostra pediatra, la dottoressa Libertini, fosse andata in pensione. Lo abbiamo scoperto quando abbiamo avuto bisogno di cure e siamo stati costretti a rivolgerci al pronto soccorso”, spiega.

“I giorni successivi alla scoperta di non avere più un pediatra, sono andata negli uffici della Assl di via Carducci, dove mi hanno chiesto l’età delle mie bambine. Entrambe hanno più di sei anni, perciò non mi hanno potuto indicare un pediatra: dovevo scegliere un medico di medicina generale”.

“Non ho potuto scegliere lo stesso medico della famiglia, che opera in paese”, aggiunge la mamma, “perché è un sostituto – da ormai 3 anni – e può occuparsi dei soli pazienti che ha ereditato. Ho dovuto quindi scegliere per mie figlie un medico diverso dal nostro, con ambulatorio a Nuraxinieddu”.

Dalla Assl fanno sapere che la scelta di indicare il passaggio ai medici di famiglia per i bambini di età superiore ai 6 anni – previsto per legge – è l’unica che garantisce l’assistenza medica, in una situazione di carenza di professionisti.

Il passaggio al sesto anno si età al medico di medicina generale non è un obbligo, ma una facoltà dei genitori, per evitare che i propri figli restino privi di assistenza o che si debba ricorrere al Pronto soccorso, che svolge un altro tipo di prestazioni.

Nel caso in cui il medico di famiglia sia un medico titolare (non per i sostituti, quindi) è possibile fare il ricongiungimento familiare per i bambini, anche superando il massimale, fino al 15%.

Quanto alla comunicazione, in particolare, relativamente alla cessazione del servizio da parte della dottoressa Libertini, la Assl fa sapere di averne dato ampia diffusione attraverso il proprio sito, le proprie pagine social e i comunicati inviati alla stampa.

A pagare le conseguenze di questa situazione di assoluta emergenza – oltre alle famiglie – sono il pronto soccorso e il reparto di pediatria al “San Martino”. Nel primo la maggior parte degli accessi sono per situazioni di cui potrebbe farsi carico il pediatra. Nel secondo sono aumentate le chiamate per consulenze telefoniche. Da circa due mesi, il reparto inoltre si fa carico anche delle prime visite ai nuovi nati per il controllo della crescita, proprio per evitare che i neo-genitori incorrano nell’ansia da ricerca di pediatra in un periodo delicato.

Martedì, 31 agosto 2021

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