Cagliari
La protesta delle comunità dopo l’ennesimo schiaffo con la chiusura del Pronto soccorso di Isili
“Abbiamo riconsegnato le fasce tricolori al presidente Solinas”. Eugenio Lai, sindaco di Escolca e consigliere regionale di Leu, assieme ai sindaci della Comunità Montana Sarcidano – Barbagia di Seulo e a quello di Escalaplano ha trovato il cancello di Villa Devoto sbarrato. Ma le fasce sono tutte là, a disposizione del presidente della Regione.
“Il nostro non è un segnale di resa, ma di lotta, di un territorio unito che ha visto negarsi il diritto alla salute”, spiega Lai.
“Il presidente Solinas ha disatteso gli impegni assunti, e come se non bastasse è arrivata la mannaia sul pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe” di Isili. Una chiusura che mette a rischio le vite umane dei nostri concittadini”.
La missione a Cagliari ha aggiunto delusione alla rabbia dei sindaci: “Disgustoso il fatto che non solo non siamo stati ricevuti, pur avendo annunciato la protesta”, dice il sindaco di Escolca, “ma nessuno ha voluto prendere le fasce tricolori, che sono rimaste appese al cancello di Villa Devoto”.
In una nota diffusa ieri, 15 sindaci avevano spiegato ancora una volta le ragioni della protesta. “È impensabile che il territorio del Sarcidano Barbagia di Seulo, già penalizzato per la carenza anche di altri servizi e pportunità, non abbia un pronto soccorso. Problemi già rappresentati in diverse occasioni, compreso l’incontro del 6 agosto a Villa Devoto, durante il quale i sindaci hanno chiesto a gran voce alla Regione interventi urgenti a sostegno della sanità territoriale. Il presidente Solinas, ad oggi, non ha rispettato gli impegni assunti”.
“Abbandonati dalle istituzioni”, hanno deciso di consegnare la fascia tricolore al presidente della Regione il presidente delia Comunità Montana (e sindaco Serri) Samuele Antonio Gaviano e i colleghi sindaci Eugenio Lai (Escolca), Renato Melis (Esterzili)
Gianluca Serra (Genoni), Rossano Zedda (Gergei), Luca Pilia (Isili), Salvatore Argiolas (Laconi), Umberto Oppus (Mandas), Giovanni Daga (Nuragus), Rita Aida Porru (Nurallao)
Antonello Atzeni (Nurri), Alessandro Boi (Orroli), Barbara Laconi (Sadali), Marcello Cannas (Seui) ed Enrico Murgia (Seulo).
La sorte del Pronto soccorso di Isili è stata decisa dall’ATS con una disposizione di servizio firmata da Sergio Marracini, direttore del POU di Cagliari. Il problema è il solito: non ci sono abbastanza medici per garantire tutti i servizi. E dopo che Medicina al “Santissima Trinità” di Cagliari è diventato reparto Covid, la coperta è drammaticamente corta. Non potendo mandare a Isili rinforzi da altri ospedali, Marracini ha dirottato al reparto Medicina del “San Giuseppe” il personale medico che garantiva il funzionamento del Pronto soccorso.
Che cosa succede, in pratica, lo spiega la stessa disposizione di servizio: “Dovranno essere sospesi tutti i trasporti primari da parte del Servizio 118 verso il presidio ospedaliero di Isili. Eventuali urgenze che dovessero giungere al presidio con mezzi propri dovranno essere gestite dal Sistema dell’Emergenza Territoriale. Il servizio di Continuità assistenziale garantirà l’operatività dell’ambulatorio per i codici minori”.
Venerdì, 20 agosto 2021
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