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La quarta notte sul fronte del grande incendio: solo qualche fiammata sui crinali di Pabarile

Stamane ripartita la bonifica

Incendi autobotte forestas

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Stamane ripartita la bonifica

La quarta notte sul fronte del grande incendio che ha devastato il Montiferru e la Planargia, arrivando alle porte del Marghine, è trascorsa senza problemi. Solo qualche piccola riaccensione nel perimetro forestale di Pabarile, a Santu Lussurgiu, ma niente di preoccupante. L’apparato dell’antincendio ha tenuto la situazione sotto controllo. Una vigilanza attenta con decine di uomini pronti a intervenire.

Stamane all’alba tutti di nuovo in prima linea per le bonifiche. Gli aerei per il momento restano a terra.

Ieri i responsabili della Protezione civile hanno spiegato che ci vorranno giorni per completare il lavoro di bonifica. Sui monti lo sanno. Tantissimi i volontari che stanno operando. Agricoltori, allevatori, proprietari terrieri con le loro cisterne annaffiano la cenere sotto la quale spesso c’è qualcosa che brucia.

Bisogna assolutamente evitare che una piccola fiammella alimentata dal vento faccia ripartire il grande rogo. All’interno della vasta area di circa 11 mila ettari sono rimaste alcune isole verdi, sono le più esposte, ovviamente.

E poi c’è il fronte del rogo, soprattutto quello sul versante di Scano Montiferro e San Leonardo: qui a essere minacciato potrebbe essere un altro grande bosco, il compendio di Sant’Antonio, vicino a Macomer, che si è riusciti a preservare nelle concitate ore di battaglia col fuoco.

Martedì, 27 luglio 2021

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