Emergenza incendi: dal mondo della politica proposte, appelli e raccolta fondi - LinkOristano
Prima categoria

Emergenza incendi: dal mondo della politica proposte, appelli e raccolta fondi

Numerosi interventi in queste concitate ore di emergenza

Incendio sul monte

Oristano

Numerosi interventi in queste concitate ore di emergenza

Sono numerosi i consiglieri regionali e i parlamentari sardi che in queste ore hanno chiesto alla Regione e al Governo di dare risposte concrete ai centri dell’Oristanese colpiti dall’emergenza incendi. Tra le istanze principali ci sono l’immediata dichiarazione dello stato di calamità naturale e l’utilizzo di una parte delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il rimboschimento.

Alessandro Solinas, consigliere regionale M5S – “Fare una stima dei danni è ancora impossibile”, ha dichiarato l’oristanese Alessandro Solinas, “ma i dati parlano già di un disastro senza precedenti. Tuttavia, in questo momento, è indispensabile che tutti i soggetti istituzionali si attivino per favorire il lavoro della macchina dei soccorsi. Già da domani, però, la politica dovrà rimboccarsi le maniche e far seguire alle parole di vicinanza i fatti”.

“Per questo propongo che il Consiglio regionale proceda a votare quanto prima misure dedicate a ristorare le comunità e le aziende colpite dall’inferno di fuoco che si è scatenato sul Montiferru in questi giorni. Misure”, ha detto il consigliere regionale pentastellato, “che si potrebbero anche inserire nella variazione di bilancio che il Consiglio si appresta a votare a breve”.

Questo l’appello del consigliere regionale del M5S Alessandro Solinas, che prosegue: “In queste ore stanno andando in fumo campi e capannoni. Il danno economico prodotto da questo disastro sarà indubbiamente tra i più elevati mai calcolati in Sardegna e per questo ritengo sia necessario mettere in campo delle misure straordinarie finalizzate a favorire la rinascita o la sopravvivenza delle realtà economiche e dei centri abitati colpiti”.

“Ora più che mai”, ha concluso Solinas, “è indispensabile che ci sia unità di intenti e che la popolazione abbia l’appoggio di tutta la politica regionale, per questo annuncio il deposito di una mozione urgente finalizzata a garantire che questo avvenga. i cittadini non devono essere lasciati soli ad affrontare le conseguenze di questo disastro. Un plauso e un ringraziamento particolare va in questo momento a chi sta contribuendo al funzionamento della macchina dei soccorsi, migliaia di eroi a cui deve andare tutto il nostro rispetto”.

Annalisa Mele, consigliera regionale Lega – “Sono 20.000 gli ettari arsi dalle fiamme in 24 ore”, commenta Annalisa Mele, consigliera regionale della Lega, “la situazione è in continua evoluzione, in quanto le fiamme non sono state ancora domate. La disperazione di chi mi contatta con le lacrime in gola, per la devastazione che vede nelle proprie abitazioni è sconcertante”.

“Abbiamo bisogno di aiuto”, continua Mele, “non abbiamo mai vissuto un momento tanto tragico è grave, devono intervenire ora inviando a supporto dei nostri operatori uomini e mezzi di soccorso. Nessun’altra parte d’Italia presenta un quadro altrettanto grave e tragico, non possiamo essere lasciati soli”.

“La nostra isola è in fiamme”, conclude la consigliera regionale di Bonarcado, “la nostra gente è disperata, il Governo ci aiuti subito”.

Luciano Cadeddu e Lucia Scanu, deputati oristanesi del M5S – “Un’emergenza senza precedenti quella che stiamo vivendo in questi giorni, oltre 10mila ettari di territorio della provincia di Oristano sono stati trasformati in cenere, numerose aziende la maggior parte legate al comparto agroalimentare e zootecnico sono state spazzate vie, famiglie sfollate, e luoghi unici che non esistono più e ne rimane solo il ricordo. Tutto è stato cancellato dalla furia delle fiamme, chiediamo che venga richiesto lo stato di emergenza per tutti i territori e i comuni colpiti dagli incendi”. È quanto affermano in una nota congiunta i deputati Luciano Cadeddu e Lucia Scanu.

“Una parte delle risorse del PRNN”, hanno detto i parlamentari pentastellati, “siano destinate al rimboschimento delle zone colpite e si proceda subito al ristoro delle aziende colpite da questo flagello molte delle quali erano già in crisi a causa dell’emergenza pandemica”.

“Questa emergenza non ha precedenti simili, le dimensioni di questo evento devono spingere tutti a lasciare da parte i campanilismi e lavorare al massimo per portare ristori alle famiglie e le aziende colpite da questa immane tragedia”, hanno concluso Cadeddu e Scanu.

La Lega lancia una raccolta fondi – “La Lega”, si legge in una nota firmata dal leader del partito Matteo Salvini e dal deputato Eugenio Zoffili, coordinatore Lega in Sardegna, “ha avviato una raccolta fondi per l’emergenza incendi in Sardegna. I contributi liberali raccolti saranno impiegati per iniziative di solidarietà per le comunità colpite dagli incendi. Le conseguenze finora sono devastanti”.

“Siamo in contatto costante con il governatore Solinas”, prosegue il comunicato, “per la Protezione Civile almeno 10mila ettari di territorio sono andati in fumo. Un ringraziamento di cuore va a tutte le donne e gli uomini impegnati in queste ore nella lotta agli incendi, combattuta dalla Regione Sardegna e dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con un imponente schieramento di operatori e mezzi, e un abbraccio alle popolazioni colpite a cui vogliamo essere vicini anche attraverso questa iniziativa”.

Conto corrente intestato a Lega Sardegna per Salvini Premier – IBAN IT92A0760103200001050000957 – Causale: erogazione liberale emergenza incendi Sardegna”

Dagio Giagoni, consigliere regionale Lega – “Distruzione e tristezza, questo il quadro che la nostra magnifica isola presentava a noi tutti questa mattina”. È il commento del capogruppo Lega Salvini Sardegna in Consiglio regionale, Dario Giagoni. “Un dolore immenso”, prosegue Giagoni, “sono tanti, troppi, gli ettari andati in fiamme, le aziende, le imprese, il bestiame, le case e i sacrifici di una vita distrutti totalmente dalla devastante azione del fuoco, che lascia dietro di se solo dolore e tanta rabbia”.

“La nostra terra piange lacrime di cenere”, dice ancora il consigliere regionale, “la nostra gente ha il cuore che sanguina e ha bisogno di un intervento urgente per potersi rialzare. Da parte nostra vi è l’intento di essere presenti, e quando arriverà il momento della conta reale dei danni, cosa al momento impossibile da quantificare, saremo pronti a intervenire mettendo in campo quanti più interventi finanziari che le nostre casse consentono. Chiediamo, però, al Governo nazionale che non ci lasci soli, abbiamo bisogno di un aiuto concreto, la situazione è a dir poco tragica e i nostri rappresentanti a Roma hanno il dovere di sostenere i nostri conterranei”.

“Solidarietà a tutte le persone che vivono nel terrore da ieri”, continua Giagoni, “ai sindaci che cercano di gestire al meglio l’emergenza, e un immenso grazie a tutti gli operatori e volontari impegnati, senza di voi la nostra terra patirebbe ancor più l’azione di un fuoco che opprime e uccide vegetazione e animali indifesi”.

Italia Viva – I coordinatori regionali di Italia Viva, Paola Parigi e Gianfranco Soletta, si associano alla richiesta di proclamazione dello stato di emergenza per le zone della Sardegna interessate in queste terribili ore dal rogo che sta devastando natura, cose e animali e mettendo a rischio le popolazioni.

“Siamo sconcertati e preoccupati davanti a tanta devastazione”, ha commentato Paola Parigi, “il pensiero che si tratti di una azione dolosa ci sconvolge ancora di più”.

“Condanniamo in ogni modo gli autori di questi gesti scellerati che mettono a repentaglio oltreché l’incolumità delle persone, il prezioso patrimonio ambientale e l’economia, ha aggiunto Gianfranco Soletta.

Italia Viva tutta si augura che venga accolto l’appello per la dichiarazione dello stato di emergenza
e che vengano al più presto inviati aiuti alle forze impegnate strenuamente nello spegnimento del
rogo e i ristori necessari alle popolazioni interessate.

Parigi e Soletta hanno infine sottolineato la necessità di giungere presto, con una azione rapida e con il supporto del Governo, alla stabilizzazione di serie politiche di prevenzione di questo genere di azioni.

Antonello Peru, consigliere regionale del gruppo Udc Cambiamo! – “Le immagini di ieri e di oggi della nostra terra che brucia riempiono di tristezza e rabbia. Il mio pensiero”, ha dichiarato Antonello Peru, “va alle popolazioni di tutte le zone che da ieri stanno lottando contro un nemico che puntualmente si materializza e distrugge quello che incontra”.

“I danni”, ha concluso il consigliere regionale di Udc Cambiamo!, “sono incalcolabili dal punto di vista ambientale ed economico. Chiediamo al Governo che venga proclamato lo stato di calamità naturale e che venga da subito previsto un sostegno economico a favore delle comunità e delle imprese colpite da questa tragedia”.

Claudia Zuncheddu, Sardigna Libera – “Di fronte all’ennesima emergenza incendi”, scrive in una nota l’esponente di Sardigna Libera Claudia Zuncheddu, “tra cause e concause, sicuramente dobbiamo fare i conti con il progressivo abbandono delle campagne e la conseguente perdita di un controllo naturale del territorio. Lo spopolamento in Sardegna non può essere solo un tema per salotti radical chic, né la vendita delle case a un euro, né il solito convegno con richieste a chi governa di “elemosine” e commiserazioni”.

“Gli incendi nei territori”, ha sottolineato Zuncheddu, “sono un dramma ciclico su cui le istituzioni di ogni ordine e grado, continuano a latitare garantendo nelle migliori delle ipotesi, limitati piani operativi e assunzioni a scadenza. La crisi economica in questi anni ha spinto migliaia di aziende agro-pastorali alla chiusura o ad un drastico ridimensionamento. La gente fugge dai territori non solo per la crisi, ma anche per la mancanza di servizi essenziali che promuovano l’aggregazione e una vita dignitosa, come i servizi sanitari pubblici, la scuola e il lavoro con un’impresa diffusa e rispettosa delle vocazioni produttive, sociali e culturali dei luoghi. Fugge perché nel nostro territorio mancano persino i mezzi di trasporto per poter espletare l’obbligo scolastico”.

“La desertificazione che avanza non è solo fisica ma anche culturale, scientifica e identitaria. Questa desolazione”, ha dichiarato ancora l’esponente di Sardigna Libera, “è la prima miccia che innesca gli incendi in Sardegna. Per la sicurezza dell’Ambiente e dei territori con le loro comunità, i Canadair e altri supporti aerei sicuramente sono necessari, ma non bastano. Da sempre gli incendi si sono combattuti principalmente da terra con uomini addestrati, conoscitori degli habitat e dotati di mezzi di supporto adeguati”.

“La battaglia si può vincere solo se si mettono i comuni, le comunità locali, le compagnie barracellari e le associazioni di volontariato, in stretta collaborazione con gli organi preposti della Regione Sardegna e dello Stato italiano, nella condizione di garantire la prevenzione, il controllo e l’intervento rapido sul territorio tutto l’anno. Le emergenze per i cambiamenti climatici con dissesti idrogeologici e alluvioni”, ha concluso Zuncheddu, “sono ormai all’ordine del giorno. Bisogna ripensare e riprogrammare un piano d’intervento coordinato in tutto il territorio, ma queste operazioni non possono sopravvivere con regalie una tantum o con resti di bilancio. Intanto dalle alte sfere, mentre la Sardegna brucia, ancora una volta si indugia attendendo la miracolosa alzata in volo dei Canadair”.

Elvira Evangelista, senatrice del M5S – “Nell’esprimere, a nome del MoVimento 5 Stelle, vicinanza ai cittadini sardi, agli imprenditori, agli agricoltori e agli allevatori della provincia di Oristano, devastata dai roghi, chiedo l’immediata dichiarazione dello stato di emergenza per l’intera zona”. Così, in una nota, la senatrice del MoVimento 5 Stelle, Elvira Evangelista.

“Stando a una prima ricognizione”, continua l’esponente pentastellata, “circa 10mila ettari di territorio sono andati in fumo. Le fiamme divampate la scorsa notte e alimentate in queste ore da un forte vento di scirocco hanno provocato ingenti danni ambientali e messo in ginocchio l’economia di questo lembo di Sardegna”.

“Sono ore drammatiche per la nostra Regione”, conclude Evangelista, “centinaia di persone sono state evacuate dalle proprie abitazioni, mentre altrettanti imprenditori rischiano di perdere tutto. Va immediatamente dichiarato lo stato d’emergenza, il governo intervenga subito”.

Unione nazionale comuni comunità enti montani – “Tutta Uncem”, si legge in una nota diffusa dall’organizzazione che riunisce comuni, comunità ed enti montani, “è vicina ai comuni sardi colpiti nelle ultime 48 ore da gravissimi incendi, che hanno inghiottito boschi, pascoli e anche case”.

“Sono in contatto da ieri con il sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi, consigliere regionale, con la presidente di Uncem Sardegna Daniela Falconi, sindaca di Fonni, con il sindaco di Sennariolo, Giambattista Ledda. Da anni”, spiega il presidente di Uncem Marco Bussone, “lavoriamo insieme con passione e determinazione. Stanno facendo tutto il possibile e di più in queste ore. Lavoriamo da tempo anche per il contrasto ai cambiamenti climatici, per una nuova politica forestale. Stanno lottando con tutti i colleghi sindaci e amministratori dell’Oristanese, del Montiferru, con tutte le loro forze per proteggere le loro comunità”.

“Uncem”, continua Bussone, “è vicina alle persone rimaste senza casa e ai moltissimi evacuati, ai vigili del fuoco, ai volontari antincendi boschivi, ai carabinieri, ai forestali, ai volontari del soccorso, a tutte le associazioni stanno lavorando senza tregua. Le autorità dovranno assicurare alla giustizia eventuali responsabili di questi roghi. I danni sono ingenti e Uncem è accanto ai sindaci nella richiesta al Governo di riconoscimento della calamità naturale. Lavoreremo con i comuni, in collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, per l’espletamento di tutte le attività connesse ai necessari ripristini”.

Pino Cabras, Emanuela Corda e Andrea Vallascas, deputati L’Alternativa c’è – “Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle comunità del Montiferru e della Planargia, ferocemente colpite proprio nel bene più prezioso, l’ambiente, attorno al quale hanno saputo costruire un delicato sistema economico incentrato su sostenibilità ed eccellenza. Se dietro a tutto questo ci dovesse essere una mano criminale, questa sarebbe doppiamente scellerata. La Regione si attivi subito per il riconoscimento dello stato di calamità”.

È quanto affermano di deputati Pino Cabras, Emanuela Corda e Andrea Vallascas de L’Alternativa c’è, in merito all’incendio che ha causato ingenti danni a vaste porzioni dell’Oristanese.

“È necessaria una mobilitazione a tutti i livelli istituzionali per garantire un sostegno alle comunità e alle imprese colpite. E, allo stesso modo”, concludono i parlamentari, “è urgente approntare un sistema di controlli e vigilanza dei territori per prevenire e intervenire con tempestività. È ora di dire basta alla piaga degli incendi che sta mettendo in ginocchio la Sardegna”.

Nardo Marino, deputato del M5S – “La Sardegna brucia, il nord Europa è sott’acqua. È arrivato il momento di stabilire un nuovo approccio sociale alle conseguenze del cambiamento climatico”. Ad affermarlo è il deputato sardo Nardo Marino.

“Abbiamo urgente bisogno di un’azione politica seria per creare una cultura di base e di consapevolezza, una forte azione di prevenzione che coinvolga gli enti locali, un coordinamento a livello europeo per contrastare eventi catastrofici che diventano sempre più frequenti. Allo stesso tempo”, ha dichiarato Marino, dobbiamo agire con immediatezza nell’erogazione dei ristori per chi ha perso tutto. I fenomeni climatici estremi sono sempre più ricorrenti. È giunto il momento di rivedere la nostra macchina di prevenzione e repressione. Prima che sia troppo tardi. Sono vicino alle persone che, in queste ore, nella mia Sardegna, vedono distrutti gli sforzi di una vita”.

Domenica, 25 luglio 2021

commenta