Diabete, 4 milioni da spendere per i sensori. "Che cosa aspetta l'Ats?" - LinkOristano
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Diabete, 4 milioni da spendere per i sensori. “Che cosa aspetta l’Ats?”

I Progressisti in Regione contestano un ritardo che colpisce soprattutto i bambini

Diabete - dispositivo flash
- Foto d'Archivio

Cagliari

I Progressisti in Regione contestano un ritardo che colpisce soprattutto i bambini

La Regione ha stanziato quattro milioni all’anno per 2021, 2022 e 2023 destinati all’acquisto dei dispositivi per il monitoraggio continuo della glicemia a favore dei pazienti affetti da diabete di tipo 1 in Sardegna. Ma neanche un centesimo è stato speso, finora. Come mai?

“L’Ats non ha ancora determinato il fabbisogno totale dei dispositivi e quindi non è stata avviata nessuna procedura di acquisto”, spiega per i Progressisti Antonio Piu, primo firmatario di un’interrogazione depositata in Consiglio regionale. “Il risultato è che centinaia di pazienti, in particolare i più piccoli e di conseguenza i loro familiari, sono privati di un dispositivo fondamentale per la gestione della malattia”.

Non basta: “Le previsioni di acquisto non sembrano andare nella direzione della copertura totale dei pazienti in età pediatrica e nella fascia immediatamente successiva, sino ai 17 anni», dice ancora Piu.

«Ricordiamo che la delibera che oggi è ferma ha avuto un percorso elaborato, con due passaggi in Giunta e uno in commissione”, sottolinea il capogruppo Francesco Agus: “vincolava alla copertura totale dei pazienti in età pediatrica e di quelli in età pre-adulta. E invece, come ribadiscono da tempo anche i responsabili dei reparti di diabetologia, non è stato ancora fatto nulla”.

La Sardegna detiene il primato di incidenza di diabete di tipo 1, con una crescita esponenziale dei casi: “Eppure è l’unica Regione in Italia a non essersi attivata nella direzione suggerita da tutti gli studi”, ricorda Piu: “i sensori per il monitoraggio continuo della glicemia consentono un numero illimitato di letture del glucosio e forniscono informazioni anche negli intervalli tra una lettura e l’altra, con maggiori dati a disposizione dei medici curanti”.

“Senza considerare il fattore psicologico, importante soprattutto per i pazienti più piccoli”, concludono i consiglieri del gruppo Progressisti: “il sensore può sostituirsi al pungidito, utile per la misurazione della glicemia attraverso la goccia di sangue sulle strisce reattive, in diverse occasioni della giornata, semplificando il normale svolgimento delle attività dei pazienti e delle famiglie. L’assessorato alla Sanità e l’Ats devono attivarsi al più presto per rendere operativa la delibera».

Sabato 24 luglio 2021

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