Oristano
Con l’ultimo accantonamento l’ente ha restituito oltre 3 milioni e 700 mila euro
Con l’approvazione dell’ultimo rendiconto 2020, la Provincia di Oristano ha accantonato circa 3 milioni e 744mila euro, somma con la quale ha definitivamente pareggiato la posizione debitoria verso lo Stato, in relazione ai saldi tra assegnazioni e trattenute, che dal 2015 a oggi ammontava in totale a 54 milioni e 664mila euro.
Dal 2015 al 2020 sono stati trattenuti alla Provincia 17.103.054,50 di euro per RC auto ed 15.604.419,77 di euro per recuperi Imposta Provinciale di Trascrizione, a parziale copertura del debito. In sostanza sono state quasi azzerate le entrate proprie dell’ente, frutto di imposte provinciali versate dai cittadini che avrebbero dovuto finanziare i servizi locali sul territorio, quali strade, scuole secondarie di secondo grado e ambiente.
A fronte della residua parte del debito verso lo Stato, pari a 21.959.908,15 di euro, la Provincia ha costituito, negli anni, accantonamento in conto residui passivi di 18.184.963,44 di euro. Con l’ultimo accantonamento pari a 3.744.974,71 di euro, quello relativo al rendiconto 2020 sull’avanzo di amministrazione allo scorso 31 dicembre, il debito risulta completamente coperto.
L’amministratore straordinario della Provincia, Massimo Torrente, ha quindi raggiunto l’obiettivo di chiudere la situazione debitoria verso lo Stato, che negli ultimi cinque anni ha effettuato prelievi dalle casse dell’ente locale superiori al gettito delle entrate, condizionando fortemente l’attività della Provincia.
“È un nuovo punto di partenza per l’ente, per far fronte alle proprie funzioni istituzionali con una reale capacità di azione, volta allo sviluppo del territorio con il pieno rispetto delle regole di bilancio e in equilibrio finanziario complessivo. È giusto ricordare”, commenta Massimo Torrente, “che al territorio oristanese, negli ultimi cinque anni, sono mancati circa 54 milioni di euro che avrebbero dovuto finanziare interventi su strade provinciali, ambiente, scuole superiori. Ora ci si incammina verso un ritorno alla normalità e alla piena funzionalità dell’ente, a cui si riallaccia un percorso di riordino istituzionale intrapreso a livello governativo, che punta alla risoluzione definitiva delle criticità degli enti provinciali in tutta Italia”.
Venerdì, 23 luglio 2021
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