Sanità

Genitori lunedì in piazza: “L’Assl lascia i nostri 400 bambini senza pediatra”

Chiedono al commissario Cossu di provvedere al più presto a nominare un nuovo medico per i propri figli

Foto archivio

Solarussa

Chiedono al commissario Cossu di provvedere al più presto a nominare un nuovo medico per i propri figli

I genitori dei bambini e delle bambine dei comuni di Solarussa, Zerfaliu, Ollastra, Baratili San Pietro, Nurachi, Zeddiani, Riola Sardo e Siamaggiore, rimasti scoperti dalle cure di uno specialista pediatrico, manifesteranno lunedì prossimo 26 luglio, alle 18.30,  la loro indignazione per la situazione che stanno vivendo da tre mesi. La protesta andrà in scena di fronte all’ambulatorio pediatrico (guardia medica) di via Garibaldi, a Solarussa.

Dopo il  trasferimento della pediatra che esercitava negli otto  centri dell’Oristanese, sono oltre 400 i bambini rimasti senza pediatra.

La manifestazione è organizzata da mamme e papà del territorio, supportata dai sindaci e dalle amministrazioni dei comuni. Lo scopo della protesta è far sentire la voce di tutti coloro che si sono visti privati del diritto alle cure di base per i propri figli.

“Noi genitori”, si legge in una nota diffusa dagli organizzatori della protesta, “intendiamo dire basta a una situazione di immobilità che contraddistingue la nostra Azienda sanitaria da mesi: chiediamo al commissario Antonio Francesco Cossu di provvedere al più presto a nominare un pediatra”.

“L’annuncio del trasferimento della pediatra che esercitava in particolare nei comuni di Solarussa, Zerfaliu, Ollastra, Baratili San Pietro, Nurachi, Zeddiani, Riola Sardo e Siamaggiore”, prosegue il comunicato, “è stato dato con un avviso appeso alla porta degli ambulatori. È così che più di 400 bambini e bambine si sono ritrovati improvvisamente senza un pediatra di libera scelta nel territorio e senza le cure che spettano loro”.

“Molti genitori”, fanno ancora presente i genitori, “sono dovuti ricorrere alle cure a pagamento, altri sono stati obbligati ad andare al Pronto soccorso anche per una semplice influenza. La situazione di disagio per le famiglie dura da tre mesi e ancora non è stata trovata una soluzione accettabile da parte dell’azienda sanitaria oristanese, la quale ha il dovere di tutelare la salute dei suoi più piccoli pazienti soprattutto in un periodo così tragico e difficile a causa della pandemia”.

“A parte il modo in cui siamo venuti a conoscenza del trasferimento della dottoressa”, conclude la nota, “ciò che noi genitori contestiamo all’Ats-Assl di Oristano è il fatto che quando ognuno di noi ha chiamato per avere informazioni, per chiedere spiegazioni, per sapere come muoverci e come evitare di rimanere senza un medico per i nostri figli l’unica risposta che ci è stata data è la seguente: ‘non ci sono pediatri, qui in zona quelli che esercitano sono pieni, dovete rivolgervi ai distretti di Ales-Terralba e Ghilarza-Bosa’. La salute è uno degli argomenti che animano i dibattiti pubblici e politici da più di un anno, ma sono solo parole? Noi vogliamo dei fatti concreti”.

In serata un invito alla partecipazione all’iniziativa di lunedì è stato reso pubblico dal sindaco di Zerfaliu Pinuccio Chelo.

Venerdì, 23 luglio 2021