Assunti i nuovi anestesisti, ma per l'Assl di Oristano una beffa: non ce n'è neppure uno - LinkOristano
Sanità

Assunti i nuovi anestesisti, ma per l’Assl di Oristano una beffa: non ce n’è neppure uno

Protesta il sindacato medici ospedalieri Anaao. Interrogazione del consigliere Cera

Sala operatoria chirurgia

Oristano

Protesta il sindacato medici ospedalieri Anaao. Interrogazione del consigliere Cera

In Sardegna non c’è disponibilità di medici specializzati in numero sufficiente a far fronte alle necessità dei diversi ospedali e così le aziende sanitarie ospedaliere della Sardegna pensano bene di accaparrarsi quanti ancora non hanno completato il corso di specializzazione.

Sedici medici, tra quelli che frequentano gli ultimi due anni di specializzazione in Anestesia e Rianimazione, sono stati selezionati nei giorni scorsi dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari che li ha poi destinati a diversi presidi : dieci di loro sono rimasti a Sassari e due sono stati invece assegnati a ognuno degli ospedali di Nuoro, Olbia e Alghero, dove lavoreranno per un anno con un contratto a tempo determinato, ma dove è probabile che si fermino, anche oltre questo periodo.  

La notizia, diffusa con soddisfazione dalla direzione della AOU di Sassari ha invece il sapore della beffa a Oristano, dove da tempo si attende l’arrivo di qualche anestesista da inserire nell’organico del San Martino che al momento ne conta appena 11. Troppo pochi per tutte le attività che nel presidio ne hanno necessità e così, da oltre un mese, sono garantite solo le sedute operatorie d’urgenza.

A chiedersi perchè neanche uno dei 16 specializzandi arruolati dalla AOU di Sassari si stato destinato a Oristano è il segretario aziendale del sindacato dei medici ospedalieri Anaoo, Luigi Curreli.

Luigi Curreli
Luigi Curreli

“E’ necessario che l’Assessorato Regionale alla Sanità assicuri che il personale reclutato sia assegnato agli ospedali con le carenze di organico maggiori – raccomanda Curreli – solo così si può promuovere una equilibrata distribuzione dell’offerta di cura e il superamento degli attuali gravi squilibri fra le dotazioni organiche dei diversi presidi ospedalieri. Una situazione che adesso costringe i pazienti delle zone più svantaggiate, come quelli che fanno riferimento all’ospedale di Oristano, con organici ormai ridotti all’osso, a rinunciare alle cure o a sobbarcarsi i disagi di lunghi viaggi verso i presidi delle altre provincie”.

Da ricordare che proprio a causa della grave carenza di anestesisti all’ospedale di Oristano i tempi d’attesa per un intervento di frattura al femore è passato dalle 48 ore dell’anno scorso a 7/10 giorni. Un periodo lunghissimo che comporta gravi rischi per i pazienti. Accade infatti che nell’attesa dell’intervento qualcuno di loro subisca una tromboembolia o addirittura muia. Al momento sono dieci le persone ricoverate in ortopedia che attendono di essere operate.

Ma senza un numero adeguato di anestesisti sono fermi anche tutti gli altri interventi programmati,  da quelli  per patologie oncologiche a quelli dell’apparato digerente, ma anche quelli necessari per la sistemazione del catetere venoso. Oltre alle terapie che richiedono la presenza di un anestesista come la terapie del dolore. 

Sulla vicenda ha presentato un’interrogazione anche il consigliere regionale oristanese di Forza Italia Emanuele Cera.

Nel ricordare che “nella Sanità della Provincia di Oristano, si è assistito alla continua e progressiva preoccupante riduzione del personale medico specializzato” e, in particolare che “nell’Ospedale San Martino di Oristano attualmente risultano in servizio solo undici medici anestesisti, struttura che sino a cinque anni fa ne contava in servizio ben 33” Emanuele Cera rimarca come, a causa di un organico di anestesisti ridotto a un terzo del fabbisogno è stato inevitabile bloccare gli interventi chirurgici programmati con la esecuzione delle sole urgenze.

Cera ricorda quindi che “si sta procedendo al reclutamento a tempo determinato di sedici medici anestesisti risultati idonei alla selezione indetta dalla Aou di Sassari e che gli stessi ricopriranno diverse sedi nel nord Sardegna, ma nessuno verrà destinato all’Ospedale di Oristano“. Da qui la richiesta di “garantire a tutti i sardi il diritto alla salute e la parità di trattamento nell’accesso alle cure” e il sollecito perchè “venga riconosciuto anche all’Ospedale San Martino di Oristano un congruo numero di Medici anestesisti per ripristinare e garantire l’attività ordinaria nelle sale operatorie, sia le sedute chirurgiche d’urgenza che quelle programmate, l’assistenza al reparto di terapia intensive agli esami radiologici con mezzo di contrasto e le varie altre esigenze che i diversi reparti richiedono per questa professionalità”.

Emanuele Cera
Emanuele Cera

Non nasconde la rabbia e la delusione anche Giuseppe Obinu, segretario provinciale del sindacato degli anestesisti AAROI – EMAC.

“Ora, non solo non è arrivata nessuna soluzione con gli anestesisti già specializzati,  ma in un colpo solo abbiamo perso anche chi si specializzerà nei prossimi due anni “, denuncia Obinu, che così ricorda le promesse fatte dai vertici regionali della sanità ai sindacati oristanesi di settore : “È incredibile. Era il nove giugno, tutti sereni intorno ad un tavolo virtuale, i rappresentanti sindacali della sanità oristanese, il prefetto, il dottor Temussi, il mese prima con l’assessore Nieddu, impegni, parole… sul fatto che si stesse cercando una soluzione per trattenere o far venire gli anestesisti ad Oristano.”

E infine l’attacco del segretario del sindacato provinciale degli Anestesisti : “Fateci un favore, Temussi, Nieddu, i Consiglieri Regionali della maggioranza eletti nell’oristanese, gli Assessori Regionali espressi dall’oristanese, dimettetevi, tornatevene al vostro lavoro se ne avete uno, o trovatevelo, la politica non fa per voi, non ne siete capaci. Chiedete al direttore dell’anestesia dell’Aou di Sassari, professor Terragni , come si fa ad ottenere gli anestesisti, forse ve lo spiega, ma non so se lo capirete! ”

 

 

Venerdì, 23 luglio 2021

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