Il grido dei sindaci: "Dateci i medici per far funzionare i nostri ambulatori e i nostri ospedali" - LinkOristano
Sanità

Il grido dei sindaci: “Dateci i medici per far funzionare i nostri ambulatori e i nostri ospedali”

Stamane la manifestazione di protesta col blocco della Statale 131 a Tramatza, presenti anche assessori, consiglieri comunali e consiglieri regionali

Tramatza

Stamane la manifestazione di protesta col blocco della Statale 131 a Tramatza, presenti anche assessori, consiglieri comunali e consiglieri regionali

Una cinquantina di sindaci  della provincia di Oristano ha partecipato stamane alla manifestazione di protesta organizzata lungo la Statale 131  per  chiedere urgenti interventi che consentano di garantire il funzionamento  dei servizi sanitari nel territorio,  compromesso da gravissime carenze di organico che stanno causando enormi disagi all’utenza.

I sindaci con assessori e consiglieri comunali (in tutto 300 persone) hanno raggiunto l’area di servizio di  Tramatza.

Da qui, in corteo, anche con numerosi gonfaloni delle municipalità, hanno raggiunto la carreggiata  in direzione Sassari. la circolazione è stata temporaneamente sospesa.  Il sit-in è durato una decina di minuti.

Presenti anche i  consiglieri regionali Emanuele Cera (Forza Italia) e Francesco Mura (Fratelli d’Italia), quest’ultimo   con la fascia tricolore, quale sindaco di Nughedu Santa Vittoria.

Questo il documento diffuso dai sindaci e firmato dai presidenti del Distretto Sanitario di Oristano, Andrea Lutzu, del Distretto Sanitario di Ales-Terralba, Francesco Mereu, e dal presidente del Distretto Sanitario di Ghilarza – Bosa, Stefano Licheri.

Il tempo dei buoni propositi e degli auspici è scaduto.

I troppi problemi della sanità oristanese, ben noti, denunciati da anni e ben lungi dall’essere risolti, peggiorano nel tempo.

Le criticità, aggravatesi nei mesi caratterizzati dall’emergenza covid-19, hanno messo in evidenza i tanti punti deboli che ereditiamo da scelte politiche ed organizzative del passato e purtroppo del presente.

È tempo di risposte concrete, di invertire una direzione che senza mezzi termini sta condannando i cittadini dell’intera provincia oristanese ad una grave e progressiva diminuzione dei servizi sanitari ospedalieri e della medicina, della quale non si vede soluzione.

Come Sindaci dei tre Distretti Socio-Sanitari della Provincia di Oristano ci abbiamo provato in tutti i modi.

Abbiamo chiesto, più volte, che l’attenzione del mondo politico regionale e dei responsabili regionali e locali delle istituzioni sanitarie si concentrassero in maniera decisa sulle condizioni di un sistema che dovrebbe garantire alla popolazione prestazioni sanitarie accessibili minime.

Si perde il conto di delibere di Consiglio Comunale, incontri, dibattiti, documenti, comunicati, manifestazioni, spesso svolti assieme ai sindacati, ai comitati e alle associazioni.

Tutto questo, finora, non è bastato, ma non ci arrendiamo.

Il territorio di Oristano deve essere assistito da un servizio ospedaliero oggi gravemente compromesso dalla chiusura di reparti e dalla parzialità dei servizi. Si parla di mancanza di personale, mancanza di medici e di infermieri, mancanza di attrezzature, di lavori non eseguiti. Si possono citare, a solo titolo di esempio per il San Martino di Oristano, le croniche difficoltà del pronto soccorso a causa del personale sottodimensionato, le criticità che riducono notevolmente l’operatività delle sale di emodinamica che dovrebbe invece essere attiva h 24, la drammatica carenza di anestesisti.

È evidente che manca anche la capacità e la chiara volontà politica e organizzativa che consenta al sistema sanitario della Provincia di Oristano di uscire dal tunnel dello sbriciolamento dei servizi essenziali centrali e periferici nel quale è piombata.

Basta coi turni massacranti, con reparti sguarniti che forniscono prestazioni ridotte o a singhiozzo; interi ambiti territoriali senza medico di base, senza pediatra; malati con gravi fragilità costretti a sacrifici massacranti o non assistiti.

Basta con l’assenza di soluzioni, basta con i tentativi continui che falliscono miseramente, coperti da giustificazioni che spesso hanno il sapore del ridicolo.

A questo scenario noi sindaci dell’Oristanese ci opponiamo, è tempo che ognuno si assuma per intero le proprie responsabilità.

Scendiamo nuovamente in campo accompagnati dai nostri consigli comunali. Portiamo con noi i gonfaloni, simboli delle comunità che rappresentiamo.

Scendiamo in campo, uniti, a nome di tutti i cittadini, per dire con forza al governo regionale, ai rappresentanti politici dell’Oristanese, ai manager della sanità che il tempo dei buoni propositi ormai è scaduto.

Vogliamo risposte, azioni e gesti concreti.

Ci riserviamo, nel caso non arrivino le risposte richieste, di attuare continuativamente altre forma di protesta incisive fino ad ottenere i risultati attesi dai cittadini della Provincia di Oristano.

Tramatza - sindaci manifestazione sanità
I sindaci presenti alla manifestazione

Giovedì, 22 luglio 2021

 

 

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