Oristano
Si indaga anche su una telefonata a un’utenza pakistana
Non ha risposto alle domande del giudice, Francesco Rizzo, il pilota di 28 anni arrestato per traffico di droga, in seguito alle indagini dei carabinieri che hanno accertato come fosse al comando del piccolo aereo ultraleggero dal quale il 28 marzo scorso è stato lanciato un borsone con 9 milioni di cocaina finito sul tetto di un’abitazione di Baratili San Pietro.
Rizzo resta rinchiuso nel carcere di Massama.
Diplomato come istruttore di volo Francesco Rizzo non ha precedenti. A quanto riferiscono alcuni organi di informazione è figlio di un ex carabiniere, che risulta sia stato indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per traffico di stupefacenti con il Sudamerica. Al momento, però, non sarebbero stati evidenziati legami tra le due vicende. Le indagini, comunque proseguono.
I carabinieri della Compagnia di Oristano, diretti dal capitano Francesco Giola, vogliono scoprire chi quel borsone di droga dovesse ritirare.
Grande attenzione gli inquirenti hanno riservato, infine, a una chiamata effettuata il 28 marzo scorso da Francesco Rizzo col suo suo smartphone. Il pilota ha contattato un’utenza pakistana.
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