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Sanità

Medici da Cagliari per il Pronto soccorso di Oristano sempre in difficoltà

La Regione vara un piano per sostenere i presidi degli ospedali sardi

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Oristano
La Regione vara un piano per sostenere i presidi degli ospedali sardi

Non è più sufficiente l’apporto dei medici dei diversi reparti, e così al Pronto Soccorso di Oristano arrivano rinforzi da Cagliari. I medici del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari, dovranno infatti garantire una presenza di 24 ore settimanali, attraverso il ricorso a prestazioni aggiuntive, cioè rese in aggiunta all’ ordinario orario di lavoro.

Lo prevede un articolato piano messo a punto dal direttore dell’assessorato regionale alla Sanità, Marcello Tidore, con l’obiettivo di risolvere le gravi criticità da tempo denunciate in diversi presidi della rete dell’emergenza urgenza della Regione. Difficoltà legate alla carenza di personale e aggravate nel periodo estivo dalle ferie obbligatorie degli operatori, ma anche dall’incremento dell’utenza nelle zone turistiche.

Il documento, concordato nel corso di una riunione tenutasi nei giorni scorsi e inviato per la sua immediata attuazione al Commissario dell’ATS Massimo Temussi, e ai commissari delle Assl e delle Aziende Ospedaliere Universitarie di Cagliari e di Sassari, individua alcune soluzioni di emergenza in grado di scongiurare il rischio di chiusura dei Pronto Soccorso degli ospedali di Alghero, Olbia, Tempio, La Maddalena, Nuoro, Lanusei, Carbonia e, appunto, Oristano.

Tra le eccezionali misure previste, la decisione di stipulare una convenzione per l’impiego dei medici della Marina Militare, chiamati ad assicurare la copertura dei turni del Pronto Soccorso a La Maddalena. Sempre a La Maddalena è prevista la localizzazione temporanea di un mezzo di soccorso avanzato (MSA) dotato di Elisoccorso con medico a bordo.

Ma per i Pronto Soccorso dei tre ospedali galluresi di Olbia, Tempio e La Maddalena il piano dell’assessorato indica un ulteriore elenco di misure organizzative da promuovere.

In particolare: il coinvolgimento nei turni dei medici chirurghi non impiegati nei reparti di assegnazione: il reclutamento di alcuni dei medici dell’emergenza sanitaria (118) il cui corso di formazione si conclude in questi giorni ; l’impiego di medici con specializzazioni equiparabili a quella di emergenza urgenza ; la definizione di un piano operativo per l’immediato impiego del personale medico di discipline equipollenti in turni che dovessero rimanere scoperti o scarsamente presidiati in relazione all’afflusso di pazienti.

Previsto anche l’arrivo dei Medici del Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera di Sassari – che dovranno garantire una presenza di 12 ore alla settimana in uno dei tre presidi- e un piano per i trasferimenti urgenti dei pazienti verso altri ospedali che impegni i medici reperibili dei reparti anziché quelli dei Pronto Soccorso.

L’Azienda Ospedaliera di Sassari dovrà anche assicurare l’invio al Pronto Soccorso di Nuoro di uno dei suoi specializzandi e la copertura di 24 ore settimanali attraverso i medici del suo Pronto Soccorso sia all’Ospedale di Nuoro che a quello di Lanusei.

L’Azienda Ospedaliera Brotzu dovrà infine assicurare al Pronto Soccorso di Carbonia dodici ore di prestazioni aggiuntive dei suoi medici.

Infine l’Assessorato alla Sanità sollecita all’ATS un piano di trasferimenti all’interno degli ospedali dotati di pronto soccorso degli ambulatori dei guardia medica ubicati nello stesso territorio.

Mercoledì, 14 luglio 2021

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