Scuola, sit-in in Prefettura per la stabilizzazione dei precari - LinkOristano

Scuola, sit-in in Prefettura per la stabilizzazione dei precari

Cinque sigle sindacali hanno partecipato ieri alla manifestazione a Oristano

Scuola - aula - banchi

Scuola, sit-in in Prefettura per la stabilizzazione dei precari
Cinque sigle sindacali hanno partecipato ieri alla manifestazione a Oristano

Banchi di scuola

Stabilizzazione dei precari, riduzione del numero massimo degli studenti per classe e la conferma degli organici Covid: sono queste le richieste che Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Anief hanno rivolto al Governo Draghi. Ieri mattina, a Oristano, le cinque sigle sindacali hanno dato vita a un sit-in di fronte alla Prefettura, in via Beatrice d’Arborea, per chiedere l’adeguamento del decreto Sostegni bis al “Patto per la Scuola al centro del Paese”, firmato il 20 maggio dal Governo insieme alle organizzazioni sindacali confederali. Altri presidi sono stati organizzati in tutta Italia, a partire da quello di piazza Montecitorio, a Roma, ma anche a Cagliari e Sassari, per restare alla Sardegna.

Antonello Cossu – Foto di Francesco Vacca

“Proprio in questi giorni si sta discutendo alla Camera il decreto Sostegni bis”, commenta il segretario provinciale della Flc Cgil Antonello Cossu, “decreto che però non tiene conto del ‘Patto per la Scuola’ firmato appena venti giorni fa dai sindacati e dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi”.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Anief auspicano la stabilizzazione dei precari abilitati e specializzati e di quelli con tre anni di servizio; la stabilizzazione dei Dsga facenti funzione con tre anni di servizio; il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale; il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo e Ata, a partite dalla conferma dell’organico Covid; la riduzione del numero massimo di alunni per classe. Le cinque sigle chiedono poi che sia consentita la partecipazione a un nuovo concorso in caso di mancato superamento del precedente.

“Chiediamo l’adeguamento del decreto al ‘Patto per la Scuola’ per garantire un rientro in classe più sereno il prossimo settembre. Nel patto”, prosegue Cossu, “si parla di valorizzazione del corpo docente, un aspetto che invece viene meno nel decreto. La figura del docente quale educatore principe deve essere rimessa al centro della scuola. Nel documento c’è un riferimento anche ai salari, perché è giusto garantire uno stipendio adeguato a tutti i lavoratori della scuola. Nel decreto invece non troviamo niente di tutto questo. Ci siamo sentiti traditi dalla politica proprio nel momento in cui era necessario confrontarsi e aprire un dialogo. Speriamo si possa correggere il dl Sostegni bis con qualche emendamento”.

Giovedì, 10 giugno 2021

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