Sanità in emergenza, i sindaci sardi chiedono un intervento sull'Ats - LinkOristano

Sanità in emergenza, i sindaci sardi chiedono un intervento sull’Ats

Ospedali, organici, concorsi, medicina territoriale: le priorità indicate dall'Anci alla Regione

Ospedale San Martino

Sanità in emergenza, i sindaci sardi chiedono un intervento sull’Ats
Ospedali, organici, medicina territoriale: le priorità dell’Anci per la Regione

È indispensabile che la Regione intervenga “con decisione” sull’Ats per risolvere le tante emergenze della sanità pubblica, arrivate ormai “a livelli di non ritorno, in special modo negli ospedali e nei territori più periferici”. Sono necessarie “soluzioni a medio e lungo termine, senza smantellare, anzi rafforzando, presidi e servizi”.

Lo chiede l’ANCI Sardegna in una lettera firmata dal presidente Emiliano Deiana e indirizzata alla Commissione Sanità in Consiglio regionale e all’assessore Mario Nieddu. Ecco il testo.

Anci Sardegna, fin dall’inizio della pandemia globale da Covid-19, ha assunto sul tema della sanità un atteggiamento votato alla collaborazione, avendo come principale obiettivo la tutela della salute pubblica. I sindaci, durante tutta l’ondata pandemica, sono stati avamposto insostituibile per affrontare l’emergenza, assicurare servizi essenziali, svolgere la funzione di autorità sanitaria locale, organizzare i sistemi di tracciamento e, da ultimo, la campagna vaccinale.

Mi sia consentito dirlo: senza i sindaci e il ruolo dei comuni, il sistema sarebbe collassato, tanto a livello nazionale che a livello regionale.

Oggi che la campagna vaccinale prosegue e segna una positiva accelerazione – al netto delle gravi disfunzioni iniziali – non possiamo non far rilevare tutte le altre enormi difficoltà del sistema sanitario della Sardegna, difficoltà che non solo non si sono lenite, ma se possibile si sono aggravate, arrivando a livelli di non ritorno in special modo negli ospedali e nei territori più periferici.

Le proteste che si elevano da parte dei sindaci e degli amministratori non possono restare inascoltate: le difficoltà nei presidi di Nuoro, Oristano, Carbonia, Iglesias; le mai affrontare situazioni negli ospedali “periferici” di Tempio Pausania, La Maddalena, Ozieri, Alghero, Bosa, Ghilarza, Sorgono, Isili, Muravera su cui pesa la scure di inaccettabili ridimensionamenti e soppressioni, più o meno mascherate, di servizi e di reparti; le questioni relative ai medici di medicina generale che in massa stanno lasciando senza servizi intere comunità; il ruolo degli Hub di Sassari e Cagliari nella rete sanitaria della Sardegna.

I temi sul campo sono, evidentemente, molteplici e non basta una nota per riassumerli. Chiediamo che il Consiglio regionale e la Giunta assumano l’onere di intervenire con decisione su Ats al fine di risolvere a livello locale tutte le emergenze in atto, prospettare le soluzioni a medio e lungo termine senza smantellare, anzi rafforzando, presidi e servizi.

Se una cosa ci ha insegnato l’emergenza da Covid-19 è l’irrinunciabile ruolo della sanità pubblica e la necessità di costruire una sanità territoriale efficiente, valorizzando i presidi sanitari di prossimità come quelli sopramenzionati.

Gli enti locali della Sardegna vogliono legittimamente capire – nella totale separazione di competenze fra Consiglio regionale, Giunta e Autonomie locali – quale strategia la Regione vuole attuare a livello sanitario, in particolare su:

  • attuazione, modifica o revoca della delibera del Consiglio regionale “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Sardegna” del 25 ottobre 2017;
  • attuazione della riforma di cui alla LR n. 24/2020 “Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogazione della legge regionale n. 10 del 2006, della legge regionale n. 23 del 2014 e della legge regionale n. 17 del 2016 e di ulteriori norme di settore”.
  • piano delle assunzioni e dei concorsi (in particolare di anestesisti);
  • incentivi al personale per servizi nelle zone disagiate e periferiche;
  • proposta di rete della medicina territoriale;
  • sostituzione dei medici di medicina generale nelle sedi vacanti;
  • programmazione interventi a valere sulla misura 6 del PNRR in particolare su telemedicina, case della salute etc.;
  • metodi di recupero sugli esami sospesi e sulle liste d’attesa: sono migliaia i cittadini sardi in attesa di una visita specialistica.

Certo di un’attenta valutazione della presente nota, in attesa di atti normativi e amministrativi conseguenti, resto a disposizione per essere audito dalla Commissione nei tempi e nei modi ritenuti più idonei.

Emiliano Deiana
presidente ANCI Sardegna

Giovedì, 10 giugno 2021

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