"Sanità senza risorse. La politica restituisca dignità a chi soffre" - LinkOristano

“Sanità senza risorse. La politica restituisca dignità a chi soffre”

Attilio Dedoni rilancia un appello all'unità

Attilio Dedoni

“Sanità senza risorse. La politica restituisca dignità a chi soffre”
Attilio Dedoni rilancia un appello all’unità

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Attilio Dedoni, ex consigliere regionale e presidente della Commissione d’inchiesta sulla sanità

Credo che a nessuno sfugga la necessità che nella politica a livello regionale, ma anche nazionale, vi sia una forte novità, così da poter rendere giustizia ai tanti cittadini che si trovano lontani dalle istituzioni e per niente rappresentati. Da tempo propongo un doveroso atto di umiltà e un impegno ad analizzare le proprie responsabilità in ciò che sinora abbiamo visto non funziona nei vari settori e in particolare nelle istituzioni, a iniziare da quella regionale, che non riesce a determinare una vera svolta nella propria attività e ad offrire una politica sociale ed economica degna di essere all’altezza dei tempi e delle circostanze.

Uno dei servizi più importanti e vitali per tutti i paesi civili – e mi riferisco alla sanità – attende le giuste e doverose azioni, anche di finanziamento, che dovrebbero sostenerla. Vorrei ricordare a me stesso e agli altri che la sanità sarda è pagata interamente dal bilancio della Regione Sardegna: ciò da quando si ebbe l’accordo Soru-Prodi (ove la Sardegna si accollò l’onere di sanità e trasporti). Da allora paga la Sardegna, anziché riscuotere quanto dovuto per le manchevolezze dello Stato, che non ha mai riconosciuto quanto doverosamente previsto dallo Statuto regionale (relativamente al titolo terzo, articolo 8 e successivi) e dalla stessa Costituzione.

Pertanto, ben si comprende che la sanità in Sardegna ha in sé un vulnus non indifferente, poiché acquisisce le risorse finanziarie quasi totalmente dal bilancio della Regione, ed equivale a circa metà dello stesso. Da una malnata riforma sanitaria deriva il fatto della malasanità che ancora oggi viviamo, anzi, aggravata da una pandemia che ha scombussolato ulteriormente tutti i rapporti, strutturali e non.

Attilio Dedoni

Direi che questo male colpisce tutta la Sardegna, ma in particolare le zone interne dell’Oristanese e del Nuorese, che già erano in una condizione di particolare debolezza. Certamente noi a Oristano stiamo toccando sulla nostra pelle, in particolare i malati e i loro familiari, quale sia la poca dignità che viene loro riservata e la poca attenzione per le degenze, le cure e gli interventi chirurgici.

In particolare l’ospedale è l’insieme del sistema sanitario del centro Sardegna e zone interne e soffre di una forte carenza di personale in ogni ordine e grado. Ciò non può che riflettersi in una sanità non certamente all’altezza delle aspettative, ma direi del doveroso operare secondo i dettami di un paese civile.

Mi sono lamentato in più circostanze di un mancato intervento da parte dei responsabili politici regionali, dei rappresentanti delle istituzioni locali, così da far fronte comune e consolidare un approccio più intenso ed efficace nei confronti di chi governa la sanità regionale. Ho ricevuto in cambio insofferenze e qualche rimbrotto, sentendosi loro offesi che un ex consigliere regionale potesse indicare la via a chi oggi è all’interno di quelle istituzioni.

Oggi ritengo più che necessario e opportuno rimarcare tutte le mie esternazioni e forzare per quanto mi è possibile in via politica e personale, affinché si ottenga qualche risultato e possa essere ripristinata una sanità decorosa ed efficace nella propria azione. Ma ancor più importante, se qualcuno non si offende, farei un forte richiamo alla unitarietà dell’azione politica e chiederei a tutti i consiglieri regionali, di qualunque estrazione politica, di ricercare un momento di confronto, dibattito e condivisione delle migliori azioni per poter dare la vera dignità, nella sanità e non solo, alle popolazioni rappresentate, cosicché uno si senta cittadino partecipe, piuttosto che un suddito che deve solo subire.

Auspico che la buona volontà prevalga su interessi personalistici e di parte e possa essere espressa una politica piena di valori, rispondente a quelle che sono le attese delle popolazioni della nostra isola.

Martedì, 1° giugno 2021

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