In marcia sui sentieri di Ardauli con la guida del Cai di Oristano - LinkOristano

In marcia sui sentieri di Ardauli con la guida del Cai di Oristano

Ripartono le escursioni verso Barigadu, Montiferru e Monte Arci

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In marcia sui sentieri di Ardauli con la guida del Cai di Oristano
Ripartono le escursioni verso Barigadu, Montiferru e Monte Arci

Informazioni preliminari per l’escursione del Cai “Eleonora” nel territorio di Ardauli

Sono ripartite dal Barigadu le escursioni del Club Alpino Italiano “Eleonora” di Oristano. La sottosezione dei Cai, gemmata dalla sezione di Nuoro, da pochi mesi ha messo in campo attività e organizzazione escursionistica dal Barigadu al Montiferru e al Monte Arci. Presieduta da Alberto Ribotti, socio di Oristano, si avvale della collaborazione di diversi soci provenienti da tutta la provincia. Insieme studiano e tracciano, anche in raccordo con Forestas, una nuova rete di sentieri per tutto il territorio.

Domenica 23 maggio oltre trenta escursionisti hanno percorso i terreni impervi di Canales-Ardauli. L’escursione è stata coordinata da Mimma Deiana, socia di Ardauli, veterinaria molto conosciuta tra le aziende agricole del Barigadu e del Mandrolisai. Hanno partecipato soci Cai dalle Baronie, dalla Barbagia, dalla Gallura e dall’Oristanese. Era presente anche il presidente regionale Cai, Matteo Marteddu. Quella di Ardauli è stata la prima escursione post zona arancione per il Cai Oristano.

Un supporto fondamentale per la preparazione del sentiero è arrivato dai ragazzi di Ardauli, da Mario a Omero, Giuseppe, Yol, Simone, Manuel, Andrea e Giorgio. Nel rispetto delle norme anti-Covid, la lunga fila ha formato due gruppi a Culunzu ‘e Crabas, all’ingresso del paese, per affrontare subito un discesone su scaloni di trachite scolpiti su roccia.

Binarzu, Sas Iscalas de su para, Traessile e Molinu. Da sfondo il maestoso monolite scavato con venature di storie antiche, richiamanti il Neolitico superiore. I ruderi dell’antico mulino ad acqua raccontano ancora l’epopea della fatica di contadini. Tra questi anfratti, oggi quasi nascosti, portavano grano dalle alture de Sa tanca ‘e Sas Animas, da Costas de Frorosa e Otzidai. Fa buona guardia ciò che resta de Su Casteddu ’e Brogariu, punto di osservazione sul lago Omodeo, sui primi tornanti verso la Barbagia, sul Marghine, il Montiferru e il Guilcier.

Franosa e impegnativa la discesa de sa Conca ‘e Su Carrazu, verso il ponte sul Rio Cannas Boele, per la dura risalita sul sentiero Malochis. Da qui si apre uno spazio dominato dalla vegetazione. Dalle lastre di trachite levigate dal tempo è passata la grande storia di Ardauli. Contadini, donne con ceste sul capo per vendere i prodotti nei paesi sul versante alto del Tirso, lavoro e sudore tra vigneti e oliveti. L’escursione si è conclusa con i dirigenti CAI impegnati a discutere su nuove iniziative per rilanciare, nel dopo pandemia, il programma 2021 e oltre.

Escursionisti ad Ardauli con il gruppo del Cai di Oristano

Lunedì, 31 maggio 2021

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