Trasferimento dei Giganti: “Non è un fatto privato tra sindaco e Regione”

I gruppi di minoranza chiedono notizie e il coinvolgimento del Consiglio comunale

Trasferimento dei Giganti: “Non è un fatto privato tra sindaco e Regione”
I gruppi di minoranza chiedono notizie e il coinvolgimento del Consiglio comunale

Una delle statue che dovrebbe essere trasferita a Cagliari

A che punto è la trattativa sul trasferimento e il restauro dei Giganti di Mont’e Prama nel centro di Calamosca, a Cagliari? Lo chiedono – con una interrogazione congiunta – i consiglieri comunali di “Sviluppo Collettivo”, “Cabras Domani”, “Insieme per Cabras” e “Cabras Popolare Progressista”, che contestano a sindaco e assessore alla Cultura l’assenza di comunicazioni.

“La trattativa non può essere considerata alla stregua di un fatto privato tra il sindaco di Cabras e gli altri enti pubblici, con esclusione del Consiglio comunale, che, a oggi, ha potuto fruire unicamente delle notizie filtrate attraverso le dichiarazioni rese agli organi di stampa”, denunciano i consiglieri Gian Piero Meli, Sara Meli, Federica Pinna, Antonello Fara, Antonello Manca, Maria Carla Sanna e Alessandra Lochi.

I consiglieri di minoranza sostengono la necessità che l’assemblea cittadina sia messo al corrente delle “interlocuzioni intercorse, con particolare riferimento alle criticità che, a oggi, ancora non hanno consentito di addivenire a un esito positivo e risolutivo della vertenza in atto”.

La richiesta è stata motivata anche “alla luce delle dichiarazioni contrastanti rese recentemente agli organi di stampa, dal presidente della Regione, Cristian Solinas, e dal sindaco di Cabras”.

“Appare singolare che, all’annuncio del presidente della Regione su un accordo raggiunto tra le parti e, addirittura, di una sottoscrizione imminente del medesimo, siano seguite le dichiarazioni del sindaco di Cabras, di ben altro tenore, che lasciano per contro presagire che l’accordo sia ancora lontano da venire”, fanno notare i rappresentanti di minoranza nell’assemblea cittadina.

“Chiediamo che sia fatta chiarezza sia in ordine alla sorte dei reperti oggetto di attenzione da parte della Soprintendenza, in quanto destinati al restauro presso il centro di Calamosca a Cagliari, sia in ordine alla costituzione della Fondazione”, scrivono i consiglieri, perché “la soluzione condivisa della questione Mont’e Prama rappresenta la pietra miliare per lo sviluppo economico e turistico del comune di Cabras. Occorre procedere con la massima trasparenza e in tempi ragionevoli, anteponendo l’interesse della comunità a quello di singoli individui o di gruppi politici”.

Mercoledì, 14 aprile 2021