"Massi bianchi a S'Arena Scoada, la soluzione con minor impatto" - LinkOristano
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“Massi bianchi a S’Arena Scoada, la soluzione con minor impatto”

Il sindaco di San Vero Milis e i tecnici difendono le scelte fatte per salvare le falesie

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“Massi bianchi a S’Arena Scoada, la soluzione con minor impatto”
Il sindaco di San Vero Milis e i tecnici difendono le scelte fatte per salvare le falesie

La scogliera artificiale con blocchi di calcare ai piedi delle falesie a S’Arena Scoada

Il posizionamento di alcuni massi bianchi ai piedi delle falesie a S’Arena Scoada con gli interventi di mitigazione dell’erosione costiera, che interessa anche su Pallosu, ha fatto storcere il naso a tanti, forse memori di quanto successo anni fa a Cagliari col ripascimento del Poetto: in quel caso la sabbia sarebbe dovuta diventare di colore bianco col passare del tempo, ma è rimasta scura.

Il Comune di San Vero Milis e Criteria (che insieme a Prima Ingegneria di Livorno ha redatto il progetto  per gli interventi di mitigazione) ora replica anche alle polemiche che i lavori hanno alimentato.

“Non abbiamo compromesso l’arenile”, tiene a precisare il geologo di Criteria, Maurizio Costa. “Abbiamo occupato solo una piccola area, collocando blocchi di calcarei di Orosei. Sono bianchi, ma col tempo si ossideranno. Non c’erano alternative, non potevamo utilizzare arenaria, granito o basalto. Il colore oggi non è lo stesso delle falesie, ma si tratta comunque della soluzione migliore”.

Gli interventi in corso a S’Arena Scoada sono in via di conclusione, per Su Pallosu occorrerà invece un altro mese.

Gli interventi a Su Pallosu

“La prossima estate”, ha chiarito stamane il sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi in una conferenza stampa, “la spiaggia di Su Pallosu sarà fruibile. Ma si potrà accedere soltanto dagli ingressi consentiti”. Insomma, saranno bloccati gli ingressi privati.
“Gli interventi, finanziati dalla Regione”, prosegue Tedeschi, “si sono resi necessari perché siamo chiamati a tutelare le nostre coste, che ogni estate sono meta di tanti turisti. Abbiamo ricevuto il via libera da oltre dieci enti pubblici, in due conferenze di servizio. Inoltre”, sottolinea il sindaco, “la valutazione di impatto ambientare prevedeva una fase di evidenza pubblica. Chiunque avrebbe potuto presentare le proprie osservazioni entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del progetto”.

Tedeschi ha poi ricordato che il Comune si è fatto promotore dell’organizzazione di laboratori partecipati per informare i cittadini sugli interventi di mitigazione dell’erosione costiera e raccogliere suggerimenti. “Non ci sottraiamo a critiche e osservazioni”, dice ancora il sindaco, “ma non accettiamo che si dicano falsità”.

Luigi Tedeschi

“Quando si fa un intervento per mitigare l’erosione costiera”, aggiunge il geologo Maurizio Costa, “c’è sempre un impatto sull’ambiente. Bisogna trovare il miglior compromesso possibile. Tengo a precisare che nessuno di questi interventi è risolutivo. S’Arena Scoada”, spiega, “ricade in area a elevato rischio frane. Si tratta di aree interdette alla balneazione per motivi di sicurezza. Gli interventi hanno interessato tre scogliere. Gli interventi si sono resi necessari per mettere in sicurezza gli edifici a rischio”.

Secondo Costa, “paghiamo il prezzo di errori fatti in passato, quando c’erano minori vincoli paesaggistici. Se non ci fossero state le abitazioni, queste operazioni non sarebbero state necessarie”.

“Gli interventi di formazione delle scogliere a S’Arena Scoada”, ha aggiunto il direttore dei lavori, l’ingegner Emanuele Tiddia “sono terminati: restano solo opere di dettaglio. Per Su Pallosu invece contiamo di terminare entro 30 giorni”.

Negli ultimi anni la spiaggia di Su Pallosu è diventata sempre più sottile. “L’arretramento della linea di riva è stato impressionante, in un tratto dell’arenile”, dice Costa, “ha raggiunto anche i 150 metri. E oggi la linea di riva è proprio sotto le case. Ci siamo trovati davanti un litorale devastato dal processo di erosione”.

Il geologo di Criteria si è poi soffermato ad analizzare la tipologia dei lavori in corso: “Non sono previsti scavi, sbancamenti e trincee. Si parla invece della posa di una palificata in legno e di geocontenitori riempiti di ghiaia grossolana per contrastare l’erosione. Abbiamo utilizzato mini-escavatori, mezzi che vengono usati anche per la pulizia delle spiagge. A Su Pallosu”, ribadisce Costa, “non sono previsti ripascimenti. Prima di pensare a un eventuale ripascimento o ad altri interventi di questo tipo è necessaria un’analisi di due anni, con studi modellistici sull’evoluzione della costa. Oggi non è deciso nulla”.

Sabato, 27 marzo 2021

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