Si blocca ancora la Tac in ospedale. C'è la nuova, ma non si può installare - LinkOristano
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Si blocca ancora la Tac in ospedale. C’è la nuova, ma non si può installare

Gravi difficoltà al San Martino di Oristano

Si blocca ancora la Tac in ospedale. C’è la nuova, ma non si può installare
Gravi difficoltà al San Martino di Oristano

Al San Martino si è fermata nuovamente l’unica e vecchia Tac disponibile, ma quella acquistata due anni fa ancora non si può  installare : nei locali dove dovrà essere sistemata non sono stati  avviati i lavori di adeguamento.

A distanza di un mese dal precedente guasto, un nuovo malfunzionamento ha messo fuori uso lunedì scorso l’unica Tac funzionante nel nosocomio, riservata agli esami dei pazienti ricoverati. Dopo tre giorni un intervento tecnico ne ha consentito la riattivazione, ma solo fino a sabato scorso, quando si è verificato un nuovo guasto, sistemato nella serata di oggi.

Quello della Tac è un esame ormai di routine, specie nelle urgenze traumatiche e nelle procedure preoperatorie. In questi giorni quindi i pazienti accompagnati in ospedale con necessità  di questo accertamento sono stati dirottati dalla centrale del 118 verso i presidi di altre province e anche gli interventi chirurgici hanno subito un rallentamento.

Da ricordare infatti che dopo 18 anni di vita si è fermata definitivamente anche la Tac della vecchia Radiologia del San Martino, e comunque sistemata in un locale inaccessibile perchè ci piove dentro, e non sono utilizzabili le Tac degli altri due ospedali della Provincia. Quella del Mastino di Bosa perchè datata e comunque raggiungibile con difficoltà, specie in ambulanza. La Tac di Ghilarza invece può essere utilizzata ma solo per esami senza mezzo di contrasto per la indisponibilità di un anestesista che ne garantisca la somministrazione.

“La Tac del San Martino ormai si ferma di frequente, ha oltre 10 anni di vita e ha perciò superato da un pezzo la vita media di queste apparecchiature, che le raccomandazioni delle società scientifiche fissano in 5 – 6 anni – afferma Giampiero Sulis, radiologo e segretario provinciale del sindacato dei medici Cimo – Era già considerata obsoleta due anni fa quando è stato disposto l’acquisto della nuova tac ed è perciò da sostituire al più presto “.

Ma al momento niente ancora si sa della installazione della nuova Tac. Acquisita nel maggio del 2019 dall’ATS, con l’adesione a una fornitura aggiudicata dalla Consip attraverso un bando di rilevanza internazionale, l’apparecchiatura costa circa 800 mila euro comprensive di Iva. Una spesa coperta in parte con risorse statali del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007- 2013, destinate a interventi specifici per diagnostiche radiologiche e in parte con fondi dell’ATS in conto capitale, finalizzate  all’ammodernamento tecnologico.

La ditta che la deve fornire e deve curarne la consegna e l’installazione attende però ancora la predisposizione dei locali che la dovranno ospitare.

Giampiero Sulis

“Un ritardo inaccettabile. – accusa Giampiero Sulis, segretario provinciale del sindacato dei medici Cimo – Sia il commissario dottor Antonio Francesco Cossu che la dottoressa Valentina Marras, che l’ha preceduto alla guida della Assl,  hanno individuato la collocazione della nuova Tac : dovrà essere  installata nel Dea, nei locali ora destinati alla sala d’attesa della Risonanza Magnetica.  Ma l’ufficio tecnico della Asl non ha ancora avviato i lavori. Con tutte le difficoltà che questa situazione, unita alla disponibilità di una tac ormai superata, comporta. Sia per l’inquadramento delle condizioni dei pazienti, sia per la formulazione delle diagnosi e la somministrazione delle successive cure “.

L’installazione della nuova e più moderna Tac, ormai indispensabile per le esigenze del San Martino, non consentirebbe comunque di garantire questo esame anche ai pazienti esterni, ora costretti a rivolgersi a ambulatori privati, spiega ancora Giampiero Sulis ” Impossibile, almeno per ora. Per poter riaprire ai pazienti esterni ci sarebbe bisogno di altro personale, oltre a quello attualmente in servizio. Ma nonostante i solleciti ancora non arriva nessun nuovo operatore.”

Lunedì, 22 marzo 2021

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