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Nuove risorse per agricoltura, pesca, acquacoltura e florovivaismo

Ristori per le imprese con il decreto Sostegno, raddoppia il Fondo Filiere (300 milioni)

Nuove risorse per agricoltura, pesca, acquacoltura e florovivaismo
Ristori per le imprese con il decreto Sostegno, raddoppia il Fondo Filiere (300 milioni)

Per sostenere le imprese del comparto agricolo e della pesca, il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli nel decreto legge “Sostegno” punta su politiche di filiera, decontribuzione e ristori sulle perdite di fatturato. Il testo approvato dal Consiglio dei ministri, prevede per il comparto primario il riconoscimento di un contributo a fondo perduto, a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 sia inferiore per almeno il 30% rispetto al 2019.

A ciò si somma l’esonero contributivo previdenziale e assistenziale per gennaio 2021, per cui è previsto uno stanziamento pari a 301 milioni di euro. Infine, il Fondo filiere istituito nell’ultima legge di bilancio raddoppia e arriva 300 milioni di euro.

Per quanto concerne i ristori, saranno ricalcolati sul 60% della differenza tra i fatturati e corrispettivi medi mensili 2019/2020 per i soggetti con ricavi o compensi sino a 100mila euro, per poi scendere sino al 20% per chi raggiungeva i 10 milioni di euro. In ogni caso, il contributo non potrà essere superiore a 150mila euro e sarà comunque riconosciuto un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 per gli altri soggetti.

L’esonero contributivo, invece, segue quanto già previsto dal decreto “Ristori” del Governo Conte-bis ed è dedicato alle imprese di “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi; silvicoltura e utilizzo di aree forestali; pesca e acquacoltura; produzione di vini, vini speciali e birra; commercio all’ingrosso di sementi e alimenti per il bestiame (mangimi), piante officinali, semi oleosi, patate da semina; commercio all’ingrosso, al dettaglio e ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; attività di alloggio e ristorazione connesse alle aziende agricole; cura e manutenzione del paesaggio inclusi parchi, giardini e aiuole; servizi di gestione di pubblici mercati e pese pubbliche”.

A definire meglio la destinazione dei 300 milioni di euro del Fondo Filiere saranno uno o più decreti del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Luciano Cadeddu

“Non possiamo che esprimere la nostra massima soddisfazione per l’attenzione rivolta a tutte le filiere del comparto agricolo, della pesca e acquacoltura, della silvicoltura e florovivaismo”, sottolinea il deputato Luciano Cadeddu, componente M5S in Commissione Agricoltura alla Camera.

“Se da un lato si interviene con misure orizzontali a beneficio di tutti, come la decontribuzione e i ristori sul fatturato”, spiega il parlamentare di Uras, “dall’altro si pongono le basi per il rilancio economico futuro. Il Parlamento è pronto a fare la propria parte per meglio indirizzare la spesa dei 300 milioni di euro del Fondo Filiere, a cui vanno sommati i 10 milioni per le filiere minori. Interventi che come Movimento 5 Stelle abbiamo fortemente voluto, sin dal Governo Conte-bis, per pianificare la ripresa dei comparti agricoli e della pesca puntando sull’innovazione tecnologica, la sostenibilità, l’aggregazione, la promozione: direttrici chiave nella creazione di valore aggiunto per le nostre imprese e per la crescita della produttività e dei posti di lavoro”.

“Queste risorse”, conclude Cadeddu, “aggiunte al PNRR e al Piano Strategico della nuova PAC, possono permetterci di far fare alle nostre agricoltura e pesca il salto di qualità tanto atteso da tempo. Confidiamo nel lavoro del ministro Patuanelli, a cui non faremo mancare il nostro apporto e la nostra collaborazione”.

Lunedì, 22 marzo 2021

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