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Violenza sulle donne: il CAM continuerà ad operare

L'assessore risponde all'appello dell'associazione SDR

Violenza donne

Violenza sulle donne: il CAM continuerà ad operare
L’assessore risponde all’appello dell’associazione SDR 

Immagine d’archivio

Ha assicurato la massima disponibilità a “ricercare e trovare una soluzione che possa consentire la prosecuzione di un servizio importante e qualificato come il CAM – Nord Sardegna” l’assessore del Lavoro e Vice Presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda, rispondendo all’appello dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” che aveva fatti propri i contenuti della petizione online promossa dal Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti a rischio chiusura.

“Credo”, ha aggiunto Zedda, “mi si possa dare atto della sensibilità e dell’impegno, personale oltre che istituzionale, per la tutela delle donne e la lotta ad ogni tipo di violenza fisica, morale e psicologica in ogni ambito della vita sociale, familiare e professionale. L’essere stata prima firmataria della legge regionale istitutiva del  reddito di libertà per le donne vittime di violenza è una delle tante espressioni della mia – non da oggi – convinta e determinata azione politica, come donna prima ancora che amministratrice pubblica, orientata e finalizzata a sostenere le donne in un processo di libertà e civiltà che coinvolge l’intera società sarda. Nel dichiarare piena attenzione a quanto segnalato, confermo la mia disponibilità e quella del collega Mario Nieddu, assessore competente per materia”.

Alessandra Zedda

“Il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti (CAM – Nord Sardegna) che dal 2014 opera nell’isola con articolazioni nel territorio”, aveva scritto, tra l’altro, Maria Grazia Caligaris (SDR) rivolgendo l’appello alla Vice Presidente, “rischia di chiudere per mancanza di fondi. E’ un dato assurdo e imbarazzante per una regione che voglia vincere una battaglia di civiltà contro la violenza sulle donne”.

“La risposta dell’autorevole esponente dell’Esecutivo regionale e dell’assessore della Sanità Mario Nieddu offre una prospettiva concreta che il servizio possa continuare a operare con competenze, professionalità e impegno portando avanti un lavoro importante non per le donne”, ha concluso, “ ma per la nostra società contribuendo a colmare un divario culturale che penalizza pesantemente la componente femminile dell’isola”.

Venerdì, 19 febbraio 2021

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