Una rosa rossa per ricordare a Parigi il rivoluzionario di Santu Lussurgiu - LinkOristano
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Una rosa rossa per ricordare a Parigi il rivoluzionario di Santu Lussurgiu

La figura di don Michele Obino, tra i protagonisti dei moti sardi, rievocata anche dal sindaco Loi

Una rosa rossa per ricordare a Parigi il rivoluzionario di Santu Lussurgiu
La figura di don Michele Obino, tra i protagonisti dei moti sardi, rievocata anche dal sindaco Loi

Dal fiore virtuale deposto sulla tomba dall’amministrazione comunale, alla rosa rossa portata a nome di tutti i lussurgesi nel cimitero Père-Lachaise, a Parigi. Oggi Santu Lussurgiu ricorda don Michele Obino, tra i protagonisti dei moti rivoluzionari sardi.

Sui social sta destando grande apprezzamento l’iniziativa della scrittrice Adriana Valenti Sabouret, siciliana di origine, ma parigina – e anche sarda – d’adozione. Impegnata in diversi scritti sulla Sardegna, tra i quali un romanzo sugli anni a Parigi di Gio Maria Angioy, la scrittrice ha ricordato don Obino deponendo una rosa nella sua tomba, corredata dalla didascalia che ricorda il mese di nascita e di morte del patriota sardo.

“Mi sono raccolta sulla sua sepoltura parigina a nome di tutti i lussurgesi, i sardi e tutti coloro che sposano le idee di libertà e dignità dei popoli”, scrive Adriana Valenti Sabouret.

Anche il sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi, ha ricordato don Michele Obino.

“In un momento di grande criticità anche politica come quello che stiamo vivendo in questi anni, la rievocazione della figura di don Michele Obino di Santu Lussurgiu nel giorno della ricorrenza della sua nascita, assume per me una particolare importanza, come richiamo a quella forza prorompente degli ideali della libertà di cui i moti antifeudali furono emblema”, scrive il sindaco Loi. “Quella stessa forza dirompente che mi piacerebbe si manifestasse con orgoglio anche nei vari livelli istituzionali che dalla Autonomia dovrebbero ripartire per generare nuove occasioni di sviluppo e rilancio della nostra Isola”.

“Mi piacerebbe che in Sardegna parlassimo di vere riforme”, conclude Diego Loi, “animate dalla medesima forza di quei lumi rivoluzionari che hanno segnato in maniera così forte la nostra storia”.

Il fiore deposto nella tomba di don Obino da Adriana Valenti Sabouret

Martedì, 19 gennaio 2021

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