Arrivano a Oristano altri 420 vaccini anti-covid: ecco a chi andranno - LinkOristano
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Arrivano a Oristano altri 420 vaccini anti-covid: ecco a chi andranno

Dentisti e Anaao protestano per le esclusioni. Ordine dei medici e Fimmg soddisfatti per le vaccinazioni dei medici di famiglia

Vaccino coronavirus

In arrivo 420 vaccini. Ma non si ferma la protesta di dentisti e Anaao Assomed
Sono 762 le dosi finora destinate all’Assl di Oristano

Vaccinazione

Prosegue anche a Oristano la campagna di vaccinazione anti-Covid: nella tarda serata di oggi saranno consegnate alla farmacia ospedaliera 420 nuove dosi di vaccino, che verranno somministrate dalle equipe ospedaliere e territoriali nelle giornate di domani e domenica.

L’organizzazione della campagna vaccinale in ospedale e sul territorio è stata curata dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, diretto dalla dottoressa Maria Valentina Marras, con la collaborazione delle direzioni ospedaliere, dei distretti, del Dipartimento di Prevenzione e del Servizio di Farmacia ospedaliera, in stretto raccordo con la direzione Ats.

Sul totale, 198 dosi saranno destinate alla vaccinazione dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, personale del Servizio di Igiene e sanità pubblica e operatori addetti all’esecuzione dei tamponi molecolari. Le operazioni di inoculazione saranno effettuate del team del Servizio di Igiene e Sanità pubblica negli ambulatori del Servizio di Igiene Pubblica: sarà così possibile iniziare a estendere la campagna anti-Covid agli operatori sanitari del territorio.

Le restanti 222 dosi consentiranno invece di proseguire le vaccinazioni del personale dell’ospedale San Martino di Oristano, dove sono già state somministrate a oggi 294 dosi. In questo caso, le sedute vaccinali saranno a cura del team composto dal personale ospedaliero del nosocomio oristanese.

Sempre domani si partirà con la vaccinazione del personale dell’ospedale Delogu di Ghilarza, che ha ricevuto ieri 48 dosi. La priorità, nella somministrazione della prima tranche di vaccini, sarà data al personale del reparto Covid, mentre sono attesi per l’inizio della settimana prossima i flaconcini destinati all’ospedale di Bosa.

Con l’arrivo delle 420 nuove dosi, sale così a 762 il numero dei vaccini finora destinati alla Assl di Oristano.

La protesta dei dentisti. Perché la campagna vaccinale contro il coronavirus non prende in considerazione gli odontoiatri e il personale impegnato nei loro studi? La domanda è stata rivolta al commissario della Assl di Oristano dal dottor Andrea G. Contini, presidente della Commissione odontoiatrica presso l’Ordine provinciale dei medici (e presidente regionale dell’ANDI, l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani).

“Il gran lavoro di prevenzione della trasmissione di malattie infettive da più di 25 anni ha reso gli studi dei dentisti un luogo di cura sicuro, pur essendo la nostra professione a rischio elevato”, scrive il dottor Contini. “Il contributo dato durante la prima ondata della pandemia, quando gli studi sono rimasti aperti per le urgenze ed hanno sopperito all’assenza di cure fornite dall’odontoiatria pubblica, evitando inutili chiamate ai Pronto soccorso, è riconosciuto da tutti”.

Eppure di vaccini per chi lavora negli studi odontoiatrici non si parla nemmeno, in Sardegna. “Non sappiamo quali criteri siano alla base del percorso di vaccinazione”, si legge nella lettera inviata al commissario Assl, “quali figure professionali siano state fino ad ora coinvolte, chi sia di fatto la figura di riferimento per la provincia di Oristano ad aver autorizzato, preso in carico e dato il via alle vaccinazioni”.

“Nel momento in cui si procede alla vaccinazione dei medici e del personale di alcune strutture private in provincia”, scrive Contini, “noi chiediamo con forza che si proceda, allo stesso modo e nella tempistica più rapida, alla vaccinazione delle assistenti degli studi dentistici, dei dentisti e in generale di tutti i liberi professonisti della sanità che operano quotidianamente a contatto dei pazienti”.

Medici di famiglia e pediatri: le vaccinazioni nel fine settimana. “I 130 medici che operano in provincia dovranno presentarsi nella sede dell’Igiene pubblica in via Carducci, a Oristano, per la somministrazione del vaccino contro il Covid”, ha spiegato il presidente Sulis. “Sono stati convocati dall’Assl a gruppi”.

“È una notizia positiva e importante”, ha proseguito il presidente dell’Ordine dei medici, “perché quest’azione mira a salvaguardare una delle categorie maggiormente a rischio in questo momento. È il frutto di un confronto proficuo col Servizio di igiene pubblica dell’Assl”.

Il sindacato Anaao Assomed contesta: “In ospedale disorganizzazione”. “Prosegue in modo caotico e disorganizzato la campagna di vaccinazione anti-Covid all’ospedale San Martino”. Lo afferma Luigi Curreli, segretario regionale del sindacato ANAAO Assomed che in una nota afferma: “Fra promesse di vaccinazione e improvvisazione di scale prioritarie, applicate più o meno rigidamente e in modo imprevedibile, molti operatori sanitari dell’ospedale si trovano tuttora spaesati”.

Curreli spiega: “Diversamente da quanto accade in altri presidi ospedalieri, dove ogni singolo operatore viene inserito in una lista con l’indicazione di giorno e ora di somministrazione, al San Martino si procede navigando a vista. Accade così che a fronte della indiscutibile priorità assegnata ad operatori di Pronto Soccorso, 118 e Rianimazione, si vedano figure professionali non impegnate in servizi di front-office, come gli operatori del Cup e delle Direzioni Sanitarie, “scavalcare”, nell’ordine delle somministrazioni, figure professionali che operano sicuramente in situazioni di maggiore rischio. E in ultimo, ciliegina sulla torta, apprendiamo che passeranno avanti anche i medici di famiglia”.

“Come può essere che i reparti di Oncologia e Oncoematologia dell’ospedale non siano ancora stati calendarizzati per le vaccinazioni?”, chiede il segretario regionale dell’ANAAO. “Al Day Hospital di questi reparti accedono una media di 60-80 persone al giorno e gli operatori si trovano a essere sia maggiormente esposti che potenziali vettori di contagio. Contagio di pazienti fragili e particolarmente suscettibili di complicanze in caso di infezione da Covid-19”.

Curreli sottolinea infine come “la numerosità dei pazienti a fronte di un ridotto organico, sono tali da non consentire, agli operatori in attesa del vaccino, perdite di tempo indefinite in interminabili file per tentare la sorte e cercare di usufruire di eventuali “rimanenze” di vaccino. La situazione descritta è intollerabile, un ulteriore schiaffo morale per gli operatori che portato avanti fini dall’inizio dell’ emergenza pandemica, carichi di lavoro importanti pur di garantire ai loro assistiti le cure di cui hanno bisogno”.

Venerdì, 8 gennaio 2021

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