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Chiese riaperte da oggi. A Ghilarza la prima messa poco dopo la mezzanotte

Il parroco padre Paolo Contini riapre il portone della chiesa in piena notte e celebra per i fedeli

Chiese riaperte da oggi. A Ghilarza la prima messa poco dopo la mezzanotte
Il parroco padre Paolo Contini riapre il portone della chiesa in piena notte e celebra per i fedeli

Foto Serafino Corrias

Chiese riaperte da oggi. Grande commozione a Ghilarza, dove stanotte nella Parrocchia B.V. Immacolata si è celebrata la prima messa della fase 2 dell’emergenza coronavirus in provincia di Oristano e quasi sicuramente in Sardegna e in Italia. Il parroco Padre Paolo Contini insieme ai suoi collaboratori ha deciso, infatti, di celebrare la funzione religiosa a mezzanotte e un minuto, con le nuove regole del protocollo fra CEI e Governo.

Alla mezzanotte campane a distesa suonate dal maestro campanaro Sisto Manca di Norbello e quindi il parroco ha aperto il portone centrale della chiesa parrocchiale e i fedeli hanno avuto accesso in chiesa in ordine, uno per volta e a distanza di sicurezza.

Sia l’ingresso che l’uscita dalla chiesa è stato gestito tramite la collaborazione di un servizio d’ordine munito di pettorina identificativa. Dalla chiesa sono stati tolti i banchi e sono state collocate le sedie a distanza di un metro e con adeguate segnalazioni sul pavimento. In tutto 135 posti.

Hanno partecipato alla celebrazione le autorità locali civili e militari con in testa il sindaco Alessandro Defrassu e due rappresentanti per le 58 associazioni presenti in paese. La celebrazione è stata trasmessa anche su Facebook e sul canale Youtube della Parrocchia per consentire a tutti di seguirla.

Nella sua omelia Padre Paolo ha voluto ricordare in primo luogo le vittime della pandemia, per le quali ha chiesto un minuto di raccoglimento, e gli operatori sanitari che in questo periodo hanno dovuto gestire una situazione di grande emergenza. Il parroco ha ricordato anche tutti i morti del paese che sono deceduti durante questi due mesi e che non hanno purtroppo avuto un rito di sepoltura con l’ultimo saluto.

Spiegando il suo gesto Padre Paolo Contini ha detto che “si è voluta questa celebrazione non per essere primi, ma perché era tanta la voglia di ritornare in Chiesa e celebrare l’Eucaristia insieme al popolo. E pertanto sin dal primo minuto utile abbiamo fatto rientro nella nostra casa”.

La funzione religiosa è stata accompagnata dai canti e dalle musiche di Federico Manca e Mario Caddeo, mentre la voce della nota cantante sarda Maria Giovanna Cherchi ha concluso la celebrazione con l’Ave Maria in sardo. (Serafino Corrias)

Foto Serafino Corrias

Lunedì, 18 maggio 2020