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L’Orto di Eleonora alleato della Lilt nella lotta contro i tumori

E ad Arcidano parte una nuova campagna sul melanoma

L’Orto di Eleonora alleato della Lilt di Oristano nella lotta contro i tumori
E ad Arcidano parte una nuova campagna sul melanoma

Il nuovo packaging dei carciofi dell’Orto di Eleonora col logo della Lilt di Oristano

La sezione della Lilt di Oristano trova un nuovo alleato nella lotta contro i tumori e in particolare contro il melanoma. È l’azienda terralbese O.P. Agricola Campidanese, “L’Orto di Eleonora”, che per sensibilizzare i consumatori a una maggiore attenzione alla salute, ha deciso di introdurre il logo della Lilt nel nuovo packaging delle confezioni di carciofi commercializzate.
“Salviamoci la Pelle” è il nome del progetto che la Lega italiana per la Lotta contro i Tumori di Oristano sta portando avanti, proseguendo l’impegno avviato circa 2 anni fa.
“Il melanoma”, spiegano dalla Lilt oristanese, “è il tumore maligno cutaneo più aggressivo, col più alto tasso di mortalità a causa della difficile diagnosi e della rapidità di crescita se non diagnosticato per tempo”.
“I dati della letteratura scientifica”, proseguono dalla sezione di Oristano della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, “indicano che i casi di melanoma sono raddoppiati nell’ultimo decennio, raggiungendo nel mondo i 100.000 nuovi casi l’anno. In Italia, nel 2013, ne sono stati rilevati 10.400 con una maggiore frequenza nel Nord Italia rispetto al Sud”.
“In Sardegna”, proseguono ancora dalla Lilt, “secondo le stime del Registro Tumori di Sassari e Nuoro, ogni anno vengono diagnosticati circa 120 nuovi casi di melanoma cutaneo; 12 annuali nella provincia di Oristano dove, tra il 2006 e il 2011, a causa del melanoma, sono decedute 16 persone”.

Proprio in relazione a questi numeri allarmanti, il progetto “Salviamoci la Pelle”, nato con lo scopo di ridurre la mortalità delle patologie cutanee, da domani coinvolgerà la popolazione di San Nicolò d’Arcidano, che attraverso una lettera inviata dal Comune, è stata informata sulle iniziative in programma. Gli interventi riguarderanno principalmente i lavoratori maggiormente esposti al rischio, cioè quelli dei settori ittico, agricolo, pastorale ed edilizio, e saranno di due tipi: la Prevenzione Primaria, attraverso campagne informative sui maggiori fattori di rischio e la Prevenzione Secondaria, con visite dermatologiche di screening e diagnosi precoce.

Anche gli studenti saranno coinvolti nel progetto, grazie all’iniziativa “A scuola per mangiare sano”. Previsti una serie di incontri con due psicologhe esperte in prevenzione sugli stili di vita a rischio per far acquisire ai più giovani abitudini alimentari sane, stimolando l’abbandono di comportamenti errati.
“La stretta unione tra salute ed alimentazione è ormai nota”, spiegano dalla Lilt, “come è ormai dimostrata la possibilità di prevenire diverse problematiche fisico – relazionali attraverso una dieta corretta”.

Mercoledì, 30 novembre 2016

(In collaborazione con O.P. Agricola Campidanese, “L’Orto di Eleonora”)