Torna la paura a Milis dove nella notte tra sabato e domenica sono stati messi a segno due gravi attentati incendiari. Due autoveicoli sono stati date alle fiamme e si è rischiato addirittura che esplodesse una rivendita di bombole di gas.
L’allarme rosso è scattato dopo le 3 del mattino nella via Trento, la strada che collega Milis con Bonarcado. Gli abitanti della zona sono stati svegliati dall’esplosione dei vetri e degli pneumatici di un Fiat Doblò, di proprietà del commerciante Paolo Puggioni, di 66 anni, originario del paese. Le fiamme hanno avvolto il furgone e lambito il portone di ingresso dell’abitazione del commerciante. L’arrivo dei vigili del fuoco di Oristano ha evitato che raggiungessero la vicina rivendita di bombole. Il furgone è andato distrutto.
Quasi contemporaneamente un altro incendio è stato appiccato stavolta a un’utilitaria, una Fiat Panda, di proprietà dell’autista Mario Ortu, 58 anni, parcheggiata in via Eleonora d’Arborea, a poche centinaia di metri dal luogo del primo attentato. Quando i pompieri sono arrivati sul posto l’auto era ridotta ad un ammasso di lamiere. L’intervento ha evitato comunque che l’incendio si propagasse i veicoli parcheggiati accanto.
I Carabinieri della Stazione di Milis stanno svolgendo indagini. In paese non si nasconde la preoccupazione. Negli ultimi anni Milis è stata al centro di continui atti di intimidazione. A farne le spese erano stati anche gli amministratori locali.
Domenica, 13 gennaio 2013
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