Torrone e tangente per corrompere il capo ufficio tecnico: arrestato - LinkOristano
Prima categoria

Torrone e tangente per corrompere il capo ufficio tecnico: arrestato

Al centro della vicenda una mazzetta per il progetto di una lottizzazione a Oristano

Polizia Rossi Cabizzosu Procuratore Basso Oristano

Torrone e tangente per corrompere il capo ufficio tecnico: arrestato
Al centro della vicenda una mazzetta per il progetto di una lottizzazione a Oristano

Un imprenditore originario di Tonara, ma da anni residente a Oristano, Giovanni Garau, impegnato nella commercializzazione di legnami, è stato posto agli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile di un tentativo di corruzione nei confronti del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Oristano, l’ingegner Giuseppe Pinna.

L’uomo avrebbe offerto una mazzetta di 4500 al dirigente comunale per ottenere il via libera a una lottizzazione nell’area dell’ex Caldersarda, dove dovrebbe sorgere un insediamento commerciale. L’ingegner Pinna ha subito denunciato il fatto.

L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Oristano e sviluppata dalla Squadra mobile della questura.

L’episodio iniziale della vicenda risale a luglio scorso. Dopo aver ravvisato difficoltà nell’approvazione del progetto di lottizzazione dell’area dell’ex Caldersarda, all’ingresso della città, nei pressi della zona industriale, Garau chiede un appuntamento al capo ufficio tecnico. Un incontro informale, in un bar, davanti a una tazzina di caffè. L’imprenditore espone le sue ragioni, l’ingegnere anche. Al termine Giovanni Garau si congeda lasciando un pacchetto: un piccolo dono, un pensiero, dice. Il dirigente del Comune quando apre quel pacchetto trova il tipico torrone di Tonara, una bottiglia di vino, ma anche 4500 euro in contanti. Chiama subito il suo avvocato e decide immediatamente di denunciare l’accaduto.

I particolari dell’inchiesta sono stati illustrati stamane in una conferenza stampa dal procuratore della repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso, dal questore di Oristano Ferdinando Rossi, dal capo della Squadra mobile Samuele Cabizzosu, presente anche il capo di gabinetto della questura Luis Manca

Sabato, 23 marzo 2019

commenta