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L’enologo diventa imprenditrice e apre una nuova enoteca

A Oristano inaugurata "Suraru". Tanti vini, soprattutto di nicchia, e tante iniziative

L’enologo diventa imprenditrice e apre una nuova enoteca
A Oristano inaugurata “Suraru”. Tanti vini, soprattutto di nicchia, e tante iniziative

Dalle cantine all’enoteca. Quella aperta a Oristano, in via Mariano IV, 13 da Elisabetta Piscedda. Enologo con un passato di lavoro in cantine e come rappresentante di coadiuvanti enologici, la giovane imprenditrice ha deciso di assecondare le sue attitudini e dedicarsi alla vendita delle preziose bottiglie di vino, accompagnandola con la divulgazione di cultura e storia enologica. Un servizio in più che la sua preparazione universitaria può offrire ai clienti.

“L’enoteca si chiama Suraru”, spiega Elisabetta Piscedda. “Il nome nasce dall’accadico, che dagli studi del dottor Salvatore Dedola pare sia la lingua da cui deriva il sardo. Suraru indica la libagione e nei tempi più antichi il vino veniva utilizzatom proprio per questa pratica esoterica durante la quale una bevanda, solitamente appunto il vino, veniva utilizzata per terra o sull’altare come atto di offerta alle divinità”.

“Ma ha anche un altro significato, più legato ai giorni nostri, che indica un luogo dove si consumavano abbondanti bevute di vino”, prosegue l’enologo imprenditrice. “Da queste origini, ben poco è cambiato, il vino ha sempre un ruolo importante dal punto di vista religioso, se pensiamo al suo utilizzo durante la messa ed è comunque simbolo di allegria, convivialità ed amicizia”.

Proprio queste caratteristiche di accoglienza calorosa, simpatia e storia e cultura dei vini in genere, assicura Elisabetta Piscedda, contraddistinguono l’enoteca Suraru.

Tra gli scaffali una selezione di vini di nicchia e di piccoli produttori che si affacciano al settore dei vini naturali, biologici e biodinamici. Non mancheranno, tuttavia quelli più commerciali, per soddisfare qualsiasi palato: l’enoteca è aperta e curiosa verso tutte le realtà produttive.

Oltre a vini, birre e distillati sardi, ci saranno anche dei vini nazionali ed esteri. A un piccolo assortimento iniziale seguiranno nuovi arrivi, tutti scelti personalmente dalla titolare enologo che, proprio in vista dell’apertura ha in programma la visita alla Fiera Internazionale dei vini a Düsseldorf, alla ricerca di nuovi prodotti.

La titolare dell’enoteca Elisabetta Piscedda

“Ci occuperemo di consegna a domicilio dei prodotti, anche freschi, in determinate fasce orarie”, illustra la titolare dell’enoteca. “La nostra attività rientra nel circuito Sardex, quindi speriamo anche in una collaborazione con tutti gli aderenti del circuito”.

Ma non è finita qui.

“Ogni mese, sui social, sponsorizzeremo almeno un incontro con il produttore”, anticipa ancora Elisabetta Piscedda, “durante il quale tutti potranno venire a conoscere i nuovi prodotti, i produttori o gli enologi per capire davvero cosa c’è dietro ogni prodotto e alle loro scelte”.

Per l’apertura, svolta sabato 9 marzo, l’enoteca Suraru ha proposto un brindisi con le bollicine, quelle dell’aperitivo sardo Eya, prodotto dalla Distilleria Lussurgesi di Carlo Pische, già conosciuta per la sua gamma di prodotti di alta qualità, con sede a Santu Lussurgiu. Un aperitivo sardo al mirto con basso grado alcolico e senza coloranti.

(Informazione promozionale)

Giovedì, 7 marzo 2019

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