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Elezioni regionali. Ecco gli otto candidati impresentabili dell’Antimafia

I loro nomi resi noti questa sera a Roma dal presidente della Commissione Morra

Elezioni regionali 2014

Elezioni regionali. Ecco gli otto candidati impresentabili dell’Antimafia
I loro nomi resi noti questa sera a Roma dal presidente della Commissione Morra

Sono 8 i candidati impresentabili alle elezioni regionali in Sardegna, che si terranno domenica prossima: 5 sono del centrodestra, 2 del Pd, mentre l’ultimo è un autonomista. I loro nomi sono stati comunicati questa sera dal presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, dopo essere stati visionati da tutti i membri della commissione.

Cinque candidati, secondo quanto riferisce l’Agenzia giornalistica Italia, risultano non conformi al Codice di Autoregolamentazione della Commissione antimafia e sono: Gianfranco Ganau (Pd- Sardegna Zedda presidente), imputato per tentata concussione in concorso. Il dibattimento è in corso; Valerio Meloni (Pd – Sardegna Zedda presidente), imputato per tentata concussione in concorso. Il dibattimento è in corso; Antonello Peru (FI- Berlusconi per la Sardegna), imputato per concussione aggravata. Il dibattimento è in corso; Giovanni Satta (Solinas Presidente), imputato in tre procedimenti: il primo per riciclaggio in concorso con altri al Tribunale di Nuoro, il secondo al tribunale di Tempio Pausania per riciclaggio, il terzo al tribunale di Cagliari per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’ingente quantitativo e dall’essere reato transnazionale; Marco Carlo Marra (Partito dei Sardi – Facciamo lo stato), imputato per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Alcuni altri candidati hanno invece riportato sentenze di condanne in primo grado. Tra questi per effetto della legge Severino, qualora fosse eletto, Maurizio Porcelli (Solinas presidente) che risulta essere stato condannato dal Tribunale di Cagliari il 17 maggio 2018 per 4 reati di abuso d’ufficio alla pena di un anno e sei mesi di reclusione (è stato proposto appello). Differente il caso di Alberto Randazzo (FI – Berlusconi per la Sardegna) condannato dal tribunale di Cagliari il 20 febbraio 2017 a 3 anni di reclusione per peculato continuato (è stato proposto appello) e di Oscar Salvatore Giuseppe Cherchi (FI Berlusconi per la Sardegna) condannato dal Tribunale di Cagliari nel 2017 a 4 anni di reclusione per peculato continuato (anche in questo caso è stato proposto appello): per entrambi la sospensione è già avvenuta nella precedente legislatura e qualora eletti non verranno sospesi nuovamente per la sentenza già pronunciata.

Giovedì, 21 febbraio 2019

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