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Intesa sul prezzo del latte ovino: acconto di 72 centesimi

Dopo otto ore di trattative a Cagliari

Bidoni latte

Intesa sul prezzo del latte ovino: acconto di 72 centesimi
Dopo otto ore di trattative a Cagliari

Un acconto di 72 centesimi al litro sino ad aprile, una verifica a maggio sulle eccedenze e il conguaglio a novembre per raggiunge una quotazione di un euro, un euro e 20 centesimi.

E’ questa l’intesa raggiunta questa sera a Cagliari nella vertenza sul prezzo del latte ovino dopo circa 9 ore ore di confronto al tavolo convocato a dal ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, al quale ha partecipato anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru.

Nello specifico l’ipotesi di accordo prevede un prezzo base, Iva compresa, di 72 centesimi al litro – 12 in più di quello pagato oggi – per febbraio, marzo e aprile. Un acconto, che a maggio è previsto venga rivalutato sulla base di una serie di misure che Governo e Regione metteranno in campo. A fine ottobre è prevista un’altra verifica che dovrebbe portare a un ulteriore aumento. Si punta a raggiungere un euro al litro o anche – nelle intenzioni di ministro e presidente della Regione – di superarlo.

Alla riunione tenutasi in prefettura a Cagliari, con il ministro Centinaio e il presidente della Regione Francesco Pigliaru, c’erano le rappresentanze di pastori e industriali.

“Si tratta di un progetto – ha sottolineato il ministro parlando con i giornalisti al termine del vertice – che le parti, sia i pastori che gli industriali”, valuteranno nelle prossime ore. “Se nei mesi successivi il prezzo del pecorino salirà”, ha spiegato Pigliaru, “significa che si sta maturando un conguaglio che alla fine riconoscerà un prezzo prezzo più alto”.

L’intervento di Governo e Regione prevede il ritiro di 60.000 tonnellate di produzione di pecorino romano (con diverse misure come il bando per gli indigenti) che mira a far aumentare il prezzo del formaggio e quindi del latte. Ora il pecorino è a 5,40 euro al chilo e il latte a 60 centesimi al litro. Se raggiunge a maggio i 6,50 euro – è stato ipotizzato – il latte potrà essere pagato a 80 centesimi. Sul tavolo ci sono 45 milioni di euro circa. Dieci messi a disposizione dal Banco di Sardegna, 10 dalla Regione tramite la finanziaria Sfirs e 25 dal governo. “Occorre aiutare il prezzo a crescere per far sì – ha spiegato Pigliaru – che quando si calcolerà il conguaglio alla fine di ottobre questo sia molto più alto dei 72 centesimi anticipati”.

Centinaio ha ricordato inoltre l’accordo con la grande distribuzione per una serie di iniziative promozionali e la presenza dell’Ice, il 21 al tavolo di filiera, per avviare un piano di internazionalizzazione che garantisca l’aumento dell’export.

L’intervento – ha spiegato Centinaio – non si esaurisce nello stanziamento dei fondi ma è anche previsto un decalogo per migliorare la produzione: rappresentanza dei pastori nei consorzi, proroga della scadenza della programmazione a marzo, monitoraggio del rispetto delle quote, aumento delle sanzioni per chi non rispetterà le regole, lavoro con le banche per gli interessi passivi sui mutui, tavolo di filiera istituzionale, apertura del Centro di intervento economico (luogo dove si definiscono i prezzi) per il latte ovino, registro telematico del latte ovino e caprino, la nomina di un prefetto per l’analisi e il monitoraggio della filiera.

Centinaio ha lanciato una sorta di appello ai presidi dei pastori perché questi “siano un momento di confronto e non di scontro” ma – rispondendo alle domande cronisti – ha precisato che la bozza non è stata firmata dai pastori. Occorre attendere quindi che i rappresentanti si presentino alla ‘base’ per discutere e decidere. Uno dei pastori che ha partecipato al tavolo, parlando con l’Agi, ha detto che con la proposta di oggi “si resta sotto i costi di produzione” per cui si dovranno fare tutte le valutazioni del caso, ma non è ancora possibile dire se la protesta dei pastori possa terminare.

Salvini: passo avanti. “I 72 centesimi al litro (come acconto) sono un ulteriore passo in avanti per risolvere il problema del latte di pecora. È un’ottima notizia. Possiamo dire di aver iniziato un nuovo percorso, insieme a pastori sardi e industriali, con un governo che non ha usato la repressione ma il dialogo e il buonsenso. Complimenti anche al ministro Centinaio. Continuiamo a lavorare per chiudere l’intesa. E da domani sarò personalmente in Sardegna”. Ad affermarlo è il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

L’intesa di questa sera giunge dopo giorni e giorni di proteste dei pastori in tutta la Sardegna dove sono stati riversati migliaia e migliaia di litri di latte ovino sull’asfalto. (AGI)

Sabato, 16 febbraio 2019

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