Sondaggio sulle regionali: il Corecom apre un’istruttoria
Dopo l’esposto del candidato Maninchedda
Il Corecom Sardegna ha appena aperto, su delega dell’Agcom, un’istruttoria sul sondaggio elettorale condotto a fine gennaio nell’isola dalla Sgw e pubblicato dal quotidiano ‘La Nuova Sardegna’. Lo riferisce l’Agenzia Girnalistica Italia, secondo
la quale gli accertamenti sono scattati dopo la segnalazione inviata ieri, anche alla guardia di finanza, dal candidato presidente della Regione Sardegna per il Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, alle elezioni del 24 febbraio prossimo.
Ancora prima della pubblicazione del sondaggio, il segretario del PdS ne aveva contestato l’affidabilità, sostenendo che agli elettori interpellati per telefono dai rilevatori della società la domanda sulle intenzioni di voto era stata limitata a soli 4 candidati presidenti su sette in corsa.
“Due nostri dirigenti sono stati chiamati”, aveva denunciato Maninchedda, a conferma della sua contestazione. “I candidati esclusi erano: Maninchedda, Murgia, Lecis”, aveva spiegato in riferimento anche ai candidati di Autodeterminatzione e Sinistra Sarda.
Il presidente del Corecom Mario Cabasino, riferisce ancora l’Agenzia Italia, ha convocato per lunedì i vertici della ‘Nuova Sardegna’, il giornale per conto del quale era stato condotto il sondaggio. Saranno poi ascoltato i rappresentanti della Sgw. Gli esiti dell’istruttoria, che dovrebbe concludersi in pochi giorni, saranno poi trasmessi all’Agcom che dovrà pronunciarsi.
Quella all’esame del Corecom è la terza segnalazione dall’inizio dell’anno durante la campagna elettorale per le regionali cui si è sovrapposta, il 20 gennaio scorso, quella per le suppletive della Camera nel collegio di Cagliari: la prima riguardava una campagna della Regione Sardegna su bus e al cinema, che poi è stata sospesa, la seconda l’uso del sito istituzionale della Regione.
Venerdì, 8 febbraio 2019
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