Il governo impugna la legge sui lavoratori dell'agenzia Forestas - LinkOristano
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Il governo impugna la legge sui lavoratori dell’agenzia Forestas

Dure reazioni in Sardegna

Operaio forestale - Bosco

Il governo impugna la legge sui lavoratori dell’agenzia Forestas
Dure reazioni in Sardegna

Impugnazione, da parte del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, della legge regionale con la quale transitano nel sistema Regione 4.179 dipendenti dell’agenzia Forestas, sinora inquadrati come braccianti agricoli, che si aggiungono ai 6.000 già inseriti nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale.

Secondo il Governo “alcune disposizioni in materia di personale eccedono dalla competenza statutaria e si discostano dalle norme contenute nella legislazione statale in materia di contrattazione collettiva”.

Le reazioni. «Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale sull’inquadramento del personale Forestas nel ruolo unico regionale”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau. “Si tratta di una legge fortemente voluta dal Consiglio regionale della Sardegna che ha lavorato duramente per la sua approvazione. Si tratta di una norma in grado di risolvere le criticità legate ad un contratto vigente, inapplicabile e inadeguato alle moderne funzioni attribuite all’Agenzia FoReSTAS. Un atto gravissimo di un Governo che a parole è a favore delle autonomie ma nei fatti svilisce il ruolo e la Specialità della Sardegna. È necessario opporsi con forza ad una scelta o inaccettabile anche proponendo ricorso alla Corte Costituzionale”.

Molto critico anche Pietro Cocco, capogruppo Pd in Consiglio regionale. “Apprendo con grande sconcerto”, ha dichiarato Cocco, “che il Consiglio dei Ministri dell’attuale governo ha impugnato la Legge del Consiglio regionale con la quale ai circa 6.000 dipendenti di Forestas, inquadrati come braccianti agricoli, è stato applicato il regime contruattale previsto per le Agenzie che fanno parte del Sistema Regione, eliminando una evidente disparità di trattamento col resto del comparto e colmando in questo modo una lacuna legislativa che ha determinato per troppo tempo incertezza contrattuale e confusione organizzativa”

“Con grande senso di responsabilità abbiamo reso giustizia a quei tanti lavoratori confinati per anni in una contrattazione vecchia, obsoleta, ormai inapplicabile, senza determinare peraltro nessun incremento di spesa a carico del bilancio della Regione”, ha proseguito Cocco. “Rivolgo un appello al Governo perché non si proceda in tal senso e chiedo a nome mio e del Gruppo del Partito Democratico il ritiro dell’impugnativa, che entra in contrasto con la potestà legislativa esclusiva, amministrativa e finanziaria totalmente ascrivibile alla Regione Sardegna, in quanto regione a Statuto Speciale, che difenderemo in tutte le sedi”.

Venerdì, 18 gennaio 2019

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