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Anche quest’anno il presepe vivente, ma non senza qualche polemica

Ristretta alla piazza Cattedrale di Oristano la sacra rappresentazione dopo le preoccupazioni dei commercianti

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Anche quest’anno il presepe vivente, ma non senza qualche polemica
Ristretta alla piazza Cattedrale di Oristano la sacra rappresentazione dopo le preoccupazioni dei commercianti

Anche quest’anno rivivrà a Oristano la Sacra rappresentazione, però accompagnata da qualche polemica. Il presepe vivente organizzato dall’Arcidiocesi, infatti, non sarà itinerante come programmato inizialmente, ma sarà concentrato nella sola Piazza Cattedrale. Ciò in virtù delle preoccupazioni manifestata dai commercianti per la chiusura al traffico delle vie dello shopping in prossimità con il Natale, che avrebbe potuto danneggiare le già precarie vendite.

“A seguito di diversi incontri”, spiega Roberto Picchedda, che sta seguendo l’organizzazione del presepe vivente, “ci siamo visti costretti a rivedere i nostri programmi. Si è optato per la chiusura al traffico del solo tratto della via Duomo, che va dall’intersezione con la via Ciutadella de Menorca alla via Sant’Antonio”.

Presepe dunque ristretto alla sola Cattedrale, ma che comunque rappresenterà al meglio le sacre scene, come avvenuto gli anni precedenti.

Sabato prossimo 22 dicembre, alle 19, si potrà assistere, vicino all’antica bifora, alla rappresentazione dell’annunciazione, mentre poco più in là ci sarà l’incontro tra Elisabetta e la Madonna. In prossimità della scalinata medievale ci sarà l’incontro  con Erode e il seguito a cavallo, formato da sei cavalieri appartenenti all’Associazione Cavalieri Sa Sartiglia.

Sarà inoltre allestita la capanna dei pastori con gli animali, mentre nei pressi della fontanella dell’acqua ci saranno le lavandaie. Verrà inoltre sistemato un forno a legna in cui avverrà la preparazione e la cottura del pane e la produzione di formaggio, nonché una postazione con le tessitrici.

Di fronte al portone principale della Cattedrale sarà invece allestita la natività, con il bue e l’asinello.

In questa edizione, ad impersonare la Madonna e San Giuseppe saranno Sara Deias e Mauro Diana, mentre il bambinello sarà un bimbo di soli tre mesi, tutti della parrocchia di San Paolo.

Imponente l’organizzazione che vede impegnate le parrocchie di Oristano e di Nurallao, con tantissimi figuranti. I pastori fanno parte della parrocchia di San Paolo, mentre Sant’Efisio e Sacro Cuore si occuperanno della parte riguardante i mestieri, tra cui tessitrici, fabbri e falegnami. Il gruppo delle lavandaie appartiene invece alla parrocchia della Cattedrale e di San Sebastiano. La voce narrante arriverà da Nurallao.

L’allestimento del verde è stato possibile grazie all’agenzia Forestas, che ha procurato frasche, essenze mediterranee e legno.

Il copione è stato redatto dal parroco di Nurallao, don Michel, insieme all’Arcivescovo di Oristano monsignor Ignazio Sanna. L’organizzazione generale è invece di Roberto Picchedda.

Oltre all’Arcidiocesi e alle parrocchie, hanno contribuito l’Assessorato al Patrimonio e l’Assessorato alla cultura del Comune di Oristano, la Pro Loco di Oristano, il Vicariato Urbano di Oristano e l’associazione Quo Vadis di Nurallao.

Lunedì, 17 dicembre 2018

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