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La patologia neonatale è salva: attività a pieno regime in ospedale

L'annuncio dell'Assl di Oristano dopo l'allarme delle scorse settimane quando il primario aveva deciso la chiusura

Culla ospedale

La patologia neonatale è salva: attività a pieno regime in ospedale
L’annuncio dell’Assl di Oristano dopo l’allarme delle scorse settimane quando il primario aveva deciso la chiusura

Da oggi è ripresa a pieno regime l’attività della patologia neonatale all’interno dell’Unità operativa di Pediatria all’ospedale San Martino di Oristano. Lo ha reso noto l’Assl. L’annuncio viene alcune settimane dopo l’allarme lanciato per la decisione del primario pro tempore Antonio Cualbu di bloccare l’attività a causa della carenza di personale.

“Tale attività non è mai stata sospesa totalmente, ma nelle scorse settimane la presa in carico di alcune patologie era stata demandata ad altre strutture ospedaliere dell’isola, per motivi legati alla temporanea carenza di personale infermieristico ed al necessario rinnovo di alcune attrezzature”, fanno sapere dall’Assl di Oristano.

“Grazie alla collaborazione fra la direzione Assl e gli operatori sanitari, che hanno profuso il massimo impegno per superare le criticità in tempi brevi, le attività sanitarie legate alla patologia neonatale potranno ora riprendere nella loro interezza, così da garantire una presa in carico del neonato completa e sicura, evitando a lui e alla sua famiglia eventuali trasferte in caso di complicanze”.

All’Assl di Oristano ricordano come il punto nascita dell’ospedale San Martino offra numerosi servizi alle future e neomamme: il parto indolore gratuito 24 ore su 24, sette giorni su sette, garantito dalla collaborazione fra l’Unità di Anestesia e rianimazione e quella di Ostetricia e ginecologia; la possibilità di donare il sangue del cordone ombelicale; il rooming in, che permette alle madri di tenere con sé, nella propria stanza di degenza, il proprio bambino per gran parte della giornata durante il periodo di ricovero; il sostegno nell’allattamento e nella cura del neonato offerto in ospedale dalle puericultrici dell’Unità di Pediatria, a cui si aggiunge quello dei Consultori familiari, al rientro a casa. Il tutto in un reparto moderno e ristrutturato di recente, con stanze dotate di servizi interni.

Il presidente dell’Ordine dei medici di Oristano, Antonio Sulis: “Il presidio ospedaliero San Martino va riportato a un adeguato livello di attività”. L’Ordine dei Medici Chirurghi di Oristano apprende con piacere la notizia della riattivazione del Servizio di patologia neonatale all’interno dell’Ospedale San Martino di Oristano. L’auspicio è che le problematiche che nei mesi scorsi ne hanno compromesso il funzionamento siano superate definitivamente, e che le soluzioni adottate consentano nuovamente ai medici ed a tutti gli operatori sanitari una capacità di risposta immediata per le patologie e le emergenze caratteristiche del periodo neonatale. Da oggi quindi le neo mamme e papà di Oristano e provincia possono tornare ad affidarsi con fiducia e sicurezza ad un Servizio che da sempre opera con altissima professionalità ed efficienza.
L’Ordine dal canto suo continuerà ad occuparsi attivamente di tutto ciò che riguarda la sanità oristanese, che presenta ancora, purtroppo, numerose e importanti criticità dovute prevalentemente alla carenza di personale.  Sopratutto il presidio ospedaliero San Martino va riportato a un adeguato livello di attività e funzionalità affinchè sia in grado di rispondere alle numerose necessità del territorio.
Ci attendiamo che ATS e la politica siano capaci di dare in tempi rapidi le risposte che gli Oristanesi aspettano da tempo, così come è stata rapida, questa volta, la risposta all’emergenza della pediatria neonatale.

Giovedì, 13 dicembre 2018

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