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Turismo e agroalimentare: a Seneghe un corso per fare impresa

L'iniziativa promossa dall'agenzia Laore

Barbara Argiolas

Turismo e agroalimentare: a Seneghe un corso per fare impresa
L’iniziativa promossa dall’agenzia Laore

“Il mondo dell’agricoltura ha un ruolo fondamentale per ridisegnare un modello di sviluppo della Sardegna legato ad un turismo sostenibile e di qualità”. Lo ha detto Barbara Argiolas, assessora regionale del Turismo, Artigianato e Commercio nel suo intervento durante la prima giornata della Scuola sulla promozione della multifunzionalità nel settore agro-turistico che si svolge da oggi fino al 30 novembre a Seneghe (Oristano) e Alghero (Sassari), nell’ambito del Progetto Prometea Interreg Marittimo IT FR-Maritime.

“Il progetto Prometea – ha sottolineato Argiolas –  mette insieme una serie di buone pratiche e analizza come integrare le filiere dell’agroalimentare con il turismo. Se ne parla da molto tempo ma oggi è necessario capire come le aziende dell’agroalimentare possano mettersi a disposizione del turismo e, soprattutto, come possano diventare un valore sia dal punto di vista sociale che economico. L’agricoltura di eccellenza e le produzioni di altissima qualità della Sardegna possono dare valore aggiunto a esperienze turistiche focalizzate sul territorio, sul suo patrimonio materiale e immateriale. Inoltre, rappresentano esperienze di comunità che possono contribuire a ridefinire un nuovo modello di sviluppo. Perché oggi – ha concluso l’assessora del Turismo – i viaggiatori chiedono esperienze di condivisione della vita che si vive nei luoghi che visitano. L’agricoltura al servizio del turismo, col coinvolgimento attivo di imprese e lavoratori, arricchisce l’offerta turistica della Sardegna”.

Il progetto Prometea è nato dall’iniziativa di un partenariato composto da attori diversi: Regione Toscana (capofila), Agenzia Laore Sardegna, Avitem, QUINN, Università di Sassari e CCIAS e tra gli obiettivi principali vi è il supporto del tessuto di micro – piccole imprese multifunzionali all’interno dell’area di cooperazione e sostenere l’auto- imprenditorialità giovanile e femminile, al fine di valorizzare le potenzialità di innovazione correlate alla tipicità e alle caratteristiche culturali e naturalistiche del territorio.

Nel corso del convegno di apertura della quattro giorni dedicati alla promozione della multifunzionalità nel settore agro-turistico si è parlato di come sia cambiato il ruolo e la visione dell’agricoltura nella società moderna, soprattutto negli ultimi anni. Maria Ibba (direttore generale dell’Agenzia Laore Sardegna) ha evidenziato: “I compiti e i servizi dell’Agenzia sono stati definiti proprio per rispondere alle nuove esigenze delle imprese, supportarle nei molteplici aspetti aziendali oltreché con l’assistenza tecnica. La nostra missione è favorire lo sviluppo agricolo e rurale in maniera integrata. Sappiamo che le imprese agricole da sole non possono reggere la sfida della globalizzazione e la competizione dei mercati internazionali, ecco perché è indispensabile fornire servizi alle aziende a tutto tondo.”

Ibba ha proseguito: “Il settore agro-turistico della Sardegna ha subito profonde modificazioni in seguito alle riforme legislative che hanno normato i multiformi tratti della multifunzionalità. Le aziende regionali sono cresciute, si confrontano con altre realtà. Dalla contaminazione e integrazione si sviluppano nuove idee, come la recente esperienza delle Fattorie Didattiche da cui scaturisce la proposta di un modello sardo di fattoria didattica”.

Per la Toscana, capofila del progetto Prometea, è intervenuto Roberto Scalacci (direttore della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione) che ha sottolineato come “la multifunzionalità nel settore agricolo sia una sfida e, al contempo, anche una risposta alle nuove esigenze dei territori e dell’offerta turistica”.

Il progetto Prometea sotto questo profilo rappresenta un modello di contaminazione tra esperienze diverse, nazionali e internazionali. “La Regione Toscana – ha evidenziato Scalacci – guarda ai progetti nel settore agricolo del Programma Interreg con grande favore perché consentono l’incontro delle diversità. Il mondo rurale e agricolo hanno bisogno di ordine e di una messa a sistema delle varie esperienze che vanno organizzate in chiave di proposta economica e sociale. Gli agricoltori hanno bisogno di organizzare le loro ricchezze, intese anche come produzioni, in modo da essere proposte alla società in chiave multifunzionale. Tutto questo – ha concluso – va visto sia in chiave di strategia per le aree interne che di valorizzazione dei territori svantaggiati”.

I lavori sono stati aperti dal sindaco di Seneghe, Gianni Oggianu, che ha ricordato l’importanza della promozione dello sviluppo locale e del territorio e la bontà di progetti come Prometea che puntano a mettere in rete le aziende con l’obiettivo di una crescita del settore agroalimentare in chiave turistica. “L’innovazione in agricoltura – ha concluso il sindaco – ha contribuito a migliorare la vita economica e sociale delle aree rurali della Sardegna promuovendo prodotti e modelli capaci di destagionalizzare i flussi turistici, oggi troppo legati al mare e alle coste”.

Martedì, 27 novembre 2018

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