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A Oristano e Ales si parla del modello di accoglienza di Riace

La scrittrice Barillà presenta il suo libro e racconta la vicenda del sindaco Lucano finito agli arresti il mese scorso

A Oristano e Ales si parla del modello di accoglienza di Riace
La scrittrice Barillà presenta il suo libro e racconta la vicenda del sindaco Lucano finito agli arresti il mese scorso

Due incontri, uno a Oristano e uno ad Ales, per parlare del modello di accoglienza Riace, attraverso il libro della scrittrice Sabrina Barillà “Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace” (Fandango). L’autrice incontra i lettori in un tour in Sardegna per Éntula, il festival letterario organizzato dall’associazione Lìberos.

Giovedì 22 novembre Barillà sarà a Oristano alle 11:30 per incontrare gli allievi del Liceo Classico De Castro.  Dialogherà con la professoressa Sabrina Sanna. La mattinata è dedicata agli studenti ma aperta al pubblico. 

Nel pomeriggio, invece, Sabrina Barillà sarà ad Ales, alle 18 a Casa Gramsci con Maurizio Onnis. 

Tiziana Barillà racconta il modello che ha portato alla rinascita il piccolo paese calabrese. Il così detto “modello Riace” che oggi è esportato in altri comuni e che sembra rappresentare una valida alternativa economica per un territorio fortemente depresso.

Domenico Lucano è il sindaco (sospeso) di Riace, un piccolo comune calabrese ai piedi dell’Aspromonte. Negli ultimi vent’anni, dal primo sbarco di curdi nel 1998, la cittadina ha ospitato seimila immigrati. Un quarto dei suoi cittadini non sono calabresi, sono arrivati da tutto il mondo rischiando la vita in mare e a Riace hanno trovato casa.

“L’utopia della normalità”, come Mimmo Lucano la definisce è diventata oggi un modello di accoglienza riconosciuto in tutto il mondo. Per questo nella primavera del 2016, la rivista americana Fortune ha inserito il sindaco calabrese – al quarantesimo posto della lista degli uomini più influenti al mondo.

Lucano è stato arrestato il 2 ottobre scorso nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla procura di Locri per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti a due cooperative della zona. Scarcerato, sospeso dalla carica e costretto a lasciare Riace, nelle ultime settimane ha ricevuto continui di attestati di solidarietà: in rete e nelle piazze dove migliaia di italiani hanno organizzato presidi per difendere Lucano e la sua idea di accoglienza.

La locandina

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