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Prove di sceneggiatura parlando del futuro del cinema col regista Piva

Incontro con gli studenti del Liceo classico "De Castro" a Oristano

Oristano - De Castro - incontro Piva

Prove di sceneggiatura parlando del futuro del cinema col regista Piva
Incontro con gli studenti del Liceo classico “De Castro” a Oristano

La recitazione ha molto da dirci e da insegnarci. Sono passati tanti anni da quando uno scugnizzo di nome Totò fece le sue prime apparizioni nella cinematografia italiana, rivoluzionando indelebilmente l’immaginario collettivo, creando addirittura un’immagine di italiano medio così stereotipata, che tutt’oggi potrebbe aderire alla realtà del costume. Eppure, perché nel nostro millennio il mondo della cinematografia, mezzo che più rappresenta la realtà, viene considerato il fanalino di coda della cultura?

Se lo è chiesto, e ha girato la domanda ai suoi giovani interlocutori, il regista Alessandro Piva, astro del cinema nostrano, che ha fatto visita agli studenti del Liceo Classico De Castro nei giorni scorsi.

Il regista salernitano, Premio David 2000 per LaCapaGira, poliedrico per natura, che al mondo delle cineprese ha affiancato quello della scrittura nei giornali (Corriere e Repubblica), ha condotto un memorabile cineforum presso il Classico oristanese.

«Una bellissima esperienza», afferma Luca, sedicenne. «Mi ha permesso di approfondire la mia conoscenza circa un mestiere che vorrei fare, quello della regista», precisa Lucia.

Piva, che il giorno precedente alla conferenza ha proiettato il film Henry nelle sale dell’Ariston di Viale Diaz, ha difatti chiarito, all’inizio dell’incontro coi classicisti: «Ringrazio gli adolescenti che hanno visto il mio film. Il cinema parla a voi, ragazzi».

Svelato il motivo, per cui, subito dopo i dovuti convenevoli, il film – maker ha chiesto ai giovani: «Come fruite dei film? Andate al cinema? Vi piace?» La risposta è stata positiva. Su un universo di 100 persone, più della metà degli intervistati gradisce vedere le pellicole nelle sale cinematografiche».

Una bella notizia per quell’Italia che, secondo i dati d’ottobre di Federculture, ha un 38.5% di abitanti che non partecipa ad alcun tipo di attività culturale. E in merito allo streaming? Giustappunto una normativa introdotta a novembre dal MIBACT ha ordinato che i film italiani debbano uscire prima nelle sale e poi finire online.

«Io carico le mie produzioni anche nei canali ufficiali. Internet, Netflix, e lo streaming, non sono dei nemici», ha affermato Piva, con una scrollata di spalle. «Il cinema deve essere parte di voi. Io mi sono avvicinato a questo mondo come state facendo oggi: grazie a un cineforum».

A momenti seri di discussione, si è alternato pure il faceto: gli alunni hanno avuto la possibilità di sperimentare una lezione collettiva di sceneggiatura. «Una bella storia si basa sull’imprevedibilità», ha precisato il Mentore. Inoltre gli stessi alunni hanno avuto l’occasione di fare una lettura critica delle scene clou di Shining, il film cult di Stanley Kubrick basato sul romanzo omonimo di Stephen King, con il tutoraggio puntuale di Piva.

«Il cinema è un’esplosione del mio amore per la realtà», ebbe a dire Pier Paolo Pasolini, l’eclettico genio nostrano del ‘900 che si dà il caso viaggiasse tra le lettere quanto tra le lenti cinematografiche. Il De Castro di Oristano sta educando alla realtà. Anche alla luce dei progetti futuri di ciascun alunno. «Voglio far parte del gruppo di teatro. Il De Castro lo ha aperto, anche quest’anno. Desidero imparare a recitare. E la mia scuola mi aiuta a diventare una attrice».

E poi Piva ha ironicamente domandato alla platea: «In fondo tutti noi siamo attori, nella vita. Sorrisi, pianti, emozioni e mimica facciale. Dobbiamo migliorare con la tecnica, non credete?” (Alessio Cozzolino)

Sabato, 17 novembre 2018

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