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Oristano, città di crolli e transenne

Aumenta il numero degli stabili a rischio e aumentano i disagi per i cittadini

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Oristano, città di crolli e transenne
Aumenta il numero degli stabili a rischio e aumentano i disagi per i cittadini

Aumenta ancora in città il numero degli edifici con problemi di vetustà e stabilità. Complice anche la pioggia caduta copiosa, le strutture, già carenti di manutenzione, hanno accusato il colpo. E le transenne continuano a popolare sempre di più le nostre strade.

E così, dopo il parziale crollo della casa in mattoni crudi a Sant’Efisio, da alcuni giorni sono comparse le transenne anche a ridosso di un palazzo nella trafficatissima via Tirso, per il distaccamento di parti di intonaco dallo stabile. Il ripetersi di una situazione di criticità già conosciuta.

Inoltre, dall’altro ieri, anche la chiesa di Santa Chiara è stata transennata a titolo precauzionale, dopo la caduta di calcinacci.

Non da meno sembrano essere le condizioni dell’ex palazzo dell’Enel, a due passi dalla Cattedrale. Lo stabile, dopo il crollo di alcuni mesi fa, porta ancora i segni evidenti del degrado. Le macerie sono state infatti lasciate a ridosso del camminamento pedonale, e mai rimosse.

Stessa sorte per il corso Umberto, il cui volto è cambiato ormai da quasi un anno, con la posa di barriere a protezione di uno dei palazzi più belli del centro, lo storico palazzo Falchi.

Ma l’elenco è in realtà molto più lungo e nelle settimane scorse ha incluso anche il più moderno palazzo Carta, tra via Tirso e via Lombardia, dove nelle settimane passate si è rischiata la tragedia per il distacco di una mattonella del rivestimento esterno: tutta la zona, anche in questo caso è stata transennata e gli operai, dopo un’attesa di alcune decine di giorni, da ieri sono al lavoro per i ripristini

Venerdì, 16 novembre 2018

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