Come si aiutano i giovani, senza garantire loro il diritto allo studio? - LinkOristano
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Come si aiutano i giovani, senza garantire loro il diritto allo studio?

Intervento del coordinatore provinciale di Fortza Paris Serafino Corrias

Serafino Corrias

di Serafino Corrias
Coordinatore Provinciale Fortza Paris

Ho sentito e letto spesso in questi giorni, che il superamento dei fenomeni tragici che hanno colpito le nostre comunità possono essere “aiutati” anche con il contributo della scuola, dell’istruzione e della cultura. Condivido in toto queste affermazioni.

Mi chiedo però, ma come si può aumentare il grado di istruzione, quando lo Stato non riesce a garantire neppure il diritto allo studio per tutti, come sancito dalla Costituzione?

Sto seguendo da vicino dallo scorso agosto, a vicenda delle circa 70 persone (fra giovani e meno giovani) del territorio, che si sono iscritti all’istituto Superiore di Ghilarza per poter riprendere gli studi o iniziare ex novo al fine di diplomarsi al Professionale.

Questo è il mio ultimo messaggio inviato lo scorso 10 ottobre all’assessore regionale alla P.I. Dessena (peraltro sempre disponibile al confronto) al quale scrivo testualmente: “Assessore, ho appena finito di parlare con Feliziani (direttore Ufficio Scolastico Regionale), mi conferma l’impossibilità di far partire il corso serale all’ IPSIA di Ghilarza per mancanza di risorse e che il bugdet a sua disposizione risulta tutto impegnato per le scuole dell’obbligo. Inutile dire che questo sta creando molta delusione fra i tantissimi iscritti, che avevano visto in questo corso la possibilità di riprendere gli studi”.

Non ho avuto risposta, ma sono convinto che l’assessore se ne sta occupando. Io non scarico mai responsabilità personali su nessuno, ma mi chiedo: in questo Stato (Parlamentari eletti in Sardegna), Consiglieri Regionali eletti in Provincia, conoscono la situazione e hanno la disponibilità a prendersene carico e a dare delle risposte?

Basta un si o no, ma é assolutamente irriguardoso che ormai a fine Ottobre, questi studenti non sappiano se potranno frequentare o meno.

Sarebbe una beffa, visto che un anno fa l’Unione dei Comuni del Guilcier aveva speso una cifra importante per acquistare nuove apparecchiature per il laboratorio multimediale.

Aspettiamo e vediamo se qualcosa si muove, ma bisogna fare in fretta.

Lunedì, 29 ottobre 2018

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