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Termodinamico a San Quirico: si va avanti e sarà ancora battaglia

La società presenta alla scadenza le integrazioni al progetto richieste dalla Regione. Comitato e Comuni pronti a contestare

Termodinamico a San Quirico: si va avanti e sarà ancora battaglia
La società presenta alla scadenza le integrazioni al progetto richieste dalla Regione. Comitato e Comuni pronti a contestare

La società San Quirico Solar Power  ha presentato le numerose integrazioni richieste dalla Regione al progetto per la realizzazione di una centrale di energia col sistema termodinamico a San Quirico, nelle campagne tra Oristano e Palmas Arborea.

Lo ha fatto ieri, ultimo giorno utile previsto dalla procedura, evitando, quindi la decadenza della pratica che altrimenti sarebbe stata archiviata e che sinora ha incontrato la forte opposizione del Comitato civico locale e del Comune di Palmas Arborea, cui si è unito più di recente quello di Oristano.

“Prenderemo visione della documentazione prodotta e  valuteremo anche con l’assistenza del legale il da farsi”, commenta  il sindaco di Palmas Arborea Andrea Pisu Massa.  “Noi non ci fermiamo e ribadiamo la nostra opposizione,  confidando anche in un intervento del Ministero”.

Andrea Pisu Massa

Intanto la deputata Lucia Scanu del Movimento 5 Stelle ha reso noto di avere recentemente interpellato il Ministro delle Politiche Agricole, in merito al progetto del termodinamico a San Quirico.

Il comunicato della deputata Lucia Scanu (M5S)
L’azione segue l’assemblea pubblica organizzata il 1 settembre u.s. a Palmas Arborea (OR), dove i vari relatori hanno esposto le ragioni del fronte del NO che, oltre l’appoggio del Movimento 5 Stelle, gode del sostegno di tutte le comunità ed amministrazioni comunali coinvolte, delle associazioni di categoria, sindacati e comitati, i quali tutti si mostrano nettamente contrari alla realizzazione dell’impianto.
La deputata sottolinea come la promozione delle energie rinnovabili costituisca uno dei valori fondanti del M5S, che verrà portato avanti con determinazione nell’attuale legislatura, tuttavia evidenzia le numerose criticità emerse in relazione al progetto San Quirico, sulla cui installazione pesano molteplici incognite e problematiche, alle quali non sono state fornite adeguate risposte e soluzioni.
Sono stati sollevati numerosi dubbi in merito al progetto, le cui perplessità afferiscono ai danni che l’attività della centrale ibrida arrecherebbe alla salute pubblica ed al comparto economico locale,
basato prevalentemente su agricoltura e allevamento.

Lucia Scanu

È oggetto di massime critiche la scelta di installare l’impianto in un’area storicamente votata all’agricoltura, con il conseguente rischio di creare un pericoloso precedente per tutte le aree analoghe dell’isola, decisione che appare ancor più illogica poiché effettuata in una regione, la Sardegna, nella quale sono presenti numerose aree dismesse e da bonificare già predisposte all’insediamento di impianti industriali.
Non resta immune da biasimo, la condotta tenuta nella vicenda da parte della Regione Sardegna, la quale da una parte co-finanzia nella zona dei piani di incentivazione all’attività agro-pastorale, consentendo però dall’altra l’avanzamento di un iter-progettuale come quello del termodinamico di San Quirico che, oltre ad avere un carattere prettamente speculativo, va contro ogni logica di sostegno all’attività agro-pastorale, andando a causare un inevitabile abbassamento di qualità e valore delle produzioni locali.
Sarà compito del Ministro delle Politiche Agricole ora, dare una risposta agli interrogativi sollevati in merito al prospettato impatto negativo dell’impianto sull’ambiente e sull’economia della zona, tenendo in considerazione l’odierno orientamento del Consiglio dei Ministri, che ha recentemente stroncato sul nascere due analoghi progetti di impianti termodinamici, per le medesime ragioni che animano il fronte del NO al termodinamico di San Quirico.
In questo caso però è la Regione Sardegna l’ente cui compete il procedimento autorizzativo dell’impianto, pertanto alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle fanno sapere di aver richiesto un incontro con il Presidente della Regione Sardegna e gli assessori competenti, al fine di discutere una soluzione condivisa che tenga conto anzitutto della necessità di preservare l’ambiente e l’economia della zona e dell’intera Sardegna.

Martedì, 16 ottobre 2018

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