Lo Stato porta via ad Arborea 400 mila euro. Il Comune: ora basta - LinkOristano
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Lo Stato porta via ad Arborea 400 mila euro. Il Comune: ora basta

L'amministrazione decide di ricorrere contro il meccanismo del fondo di solidarietà

Lo Stato porta via ad Arborea 400 mila euro. Il Comune: ora basta
L’amministrazione decide di ricorrere contro il meccanismo del fondo di solidarietà

Dal 2013 a oggi, il comune di Arborea è stato obbligato a versare nel fondo di solidarietà circa 3 milioni di euro di risorse dei propri cittadini, ma l’amministrazione adesso ha deciso di dire basta e ricorrere contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Economie e delle Finanze responsabili del procedimento che detta i principi proprio del fondo di solidarietà e che fa scattare questo prelievo sui comuni classificati come “turistici”. L’amministrazione guidata dalla sindaca Manuela Pintus segue, quindi, un’azione attuata già a livello nazionale da altri comuni.

“Anche il comune di Arborea ha aderito a questa iniziativa allo scopo di tutelare le risorse, già pesantemente erose dalla politica dei tagli statali operata su tutti gli enti locali, necessarie al normale funzionamento dell’ente e all’erogazione dei servizi alla popolazione”, spiega proprio Manuela Pintus. “Scorrendo l’elenco nazionale di questi comuni ritenuti fiscalmente capaci contribuire positivamente al fondo, è possibile ritrovare per la gran parte delle località turistiche del nostro Paese e nel caso della Sardegna, parliamo di 39 comuni costieri”.

“Anche per il 2018 a fronte di un gettito IMU pari a 714.542,09 euro, il Governo centrale ha deciso di trattenere al nostro comune risorse per un ammontare di ben 406.972,73 euro”, fa sapere, invece, Antonella Cenghialta, assessore con delega al Bilancio del Comune di Arborea. “È chiaro che diventa impossibile assicurare anche un minimo di interventi urgenti come la sistemazione della viabilità e la messa in sicurezza del territorio. Per fare un esempio di questi ultimi mesi, servirebbero circa 200 mila euro per la sistemazione di un ponte interdetto alla circolazione per problemi di sicurezza ma per carenza di fondi il problema non ha ancora trovato soluzione”.

Manuela Pintus

Si tratta di comuni che si trovano ad affrontare l’importante sfida di essere competitivi in un’area ben più vasta che è quella del Mediterraneo e che rappresentano una storica porta di ingresso per i turisti. Quei luoghi, sedi di porti e aeroporti, sono gli avamposti dell’accoglienza per tutti i visitatori e devono fungere, soprattutto nel corso della stagione balneare, da vero e proprio attrattore del turismo.

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