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Auguri, Cacciatori di Sardegna

Oggi ad Abbasanta la festa per i 25 anni dello squadrone di carabinieri e per i 50 anni del Nucleo eliportato

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Auguri, Cacciatori di Sardegna
Oggi ad Abbasanta la festa per i 25 anni dello squadrone di carabinieri e per i 50 anni del Nucleo eliportato

Sono arrivati da mezza Italia per la festa che li ha visti riuniti tutti insieme, oggi, ad Abbasanta. Una festa speciale, quella per i 25 anni dello Squadrone dei carabinieri Cacciatori di Sardegna e quella per i 50 anni dall’istituzione del Nucleo Carabinieri Eliportato, che per tanti anni ha operato proprio ad Abbasanta e che è stato poi trasferito ad Olbia.

Presenti numerose autorità provinciali e regionali, a fare gli onori di casa è stato il comandante dello squadrone, il maggiore Alfonso Musumeci, col comandante regionale dei carabinieri, il generale Giovanni Truglio.

Ma c’erano soprattutto loro, i carabinieri che ad Abbasanta hanno prestato servizio, che sono stati impegnati nelle più delicate operazioni contro la criminalità. Molti, ormai in pensione, con i capelli bianchi, a ricordare la lotta al vecchio banditismo, all’anonima sequestri.

Sono arrivati accompagnati dai parenti e si sono trovati fianco a fianco ai loro giovani colleghi impegnati attualmente nei “Cacciatori di Sardegna”.

Tra tutti un ospite illustre, ma anche un padrone di casa, uno di loro, il numero uno, il generale Gianfranco Siazzu, che tenne a battesimo il Nucleo eliportato dei carabinieri di Abbasanta, di cui fu comandante, e che è diventato poi il comandante generale dell’arma dei carabinieri.

Dal generale Siazzu, da anni in pensione, stamane parole affettuose in una cerimonia che ha visto anche la celebrazione della santa messa, una dimostrazione con l’elicottero e ancora prima alcune premiazioni.

Un encomio è stato attribuito al brigadiere capo Pierpaolo Sanna, al brigadiere Roberto Soru, al vicebrigadiere Christian Salvatori, all’appuntato scelto Andrea Porru, all’appuntato scelto Giuseppe Fiori. Questa la motivazione: “Addetto allo squadrone eliportato Cacciatori Sardegna operante in area ad elevato indice di criminalità con grande professionalità e spirito di sacrificio, spiccata capacità investigativa, lodevole impegno e determinazione, partecipava ad articolata indagine antidroga che consentiva di sequestrare 410 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e arrestare, nella flagranza, il responsabile della detenzione – Silanus (Nuoro), 1-14 ottobre 2017”.

Alcune targhe ricordo, invece, sono state consegnate dal sindaco di Abbasanta Stefano Sanna, tra gli altri al generale Siazzu e al maggiore Musumeci.

Una curiosità: tra gli ospiti presenti stamane ad Abbasanta anche la presentatrice e cantante Luisa Corna, legata sentimentalmente a uno degli ex comandanti dello squadrone Cacciatori di Sardegna.

Il discorso ufficiale del comandante Alfonso Musumeci
Rivolgo un deferente saluto di benvenuto alle Autorità militari, civili e religiose, agli appartenenti all’Associazione Nazionale dei carabinieri in congedo delle Sezioni di Abbasanta e Norbello nonché a tutti i gentili ospiti.
Un caloroso saluto di benvenuto ai colleghi che mi hanno preceduto, in questi venticinque anni, nell’incarico di comandante dello Squadrone Cacciatori Sardegna, giunti dalle diverse sedi della Penisola, dove prestano servizio, che non hanno voluto mancare a questa ricorrenza. Bentornati.
Il 30 agosto del 2017, a seguito di determinazione del Sig. comandante generale dell’Arma dei carabinieri, mi è stato concesso il privilegio di assumere il comando di questo glorioso Reparto.
Lo Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sardegna” di Abbasanta (OR), ha compiuto il 1° settembre scorso il suo venticinquesimo anniversario di fondazione, essendo stato istituito il 1° settembre 1993, rilevando quella che può definirsi l’eredità, non solo storica, del Nucleo Eliportato Carabinieri denominato “Falchi di Barbagia”, istituito nel dicembre del 1968, del quale festeggiamo oggi, unitamente a molti militari fondatori presenti qui tra noi, il cinquantesimo anniversario.
Ringrazio, a tal proposito, per la sua presenza, il primo storico comandante del Nucleo Eliportato Carabinieri, l’allora Tenente Gianfrancesco Siazzu che, successivamente, dal 2006 al 2009, con il grado di Generale di Corpo d’Arma, ha ricoperto il prestigioso incarico di comandante generale dell’Arma dei carabinieri.
Nella storia militare d’Italia il nome “Cacciatori” è chiaro riferimento alle imprese dei quattro Reggimenti dei “Cacciatori delle Alpi” che nel 1859, agli ordini di Giuseppe Garibaldi, al culmine della Terza Guerra d’Indipendenza italiana, che ci vedeva contrapposti all’impero austriaco, costituirono un modello di riferimento sia per le operazioni militari in ambito montano che per le azioni di ricognizione e disturbo, caratterizzati da celerità di movimento, ardimento e utilizzo di procedure innovative, …..per l’epoca….., quali tecniche di infiltrazione ed osservazione occulta del territorio, appostamenti, attacchi rapidi e inattesi.
Successivamente la denominazione di “Cacciatori” è stata trasmessa a reparti dell’Esercito Italiano che ne perpetuarono le tradizioni, un Corpo che includeva reparti di Fanteria e Artiglieria contraddistinti, sia nell’uniforme ordinaria sia in quella da gala, da un particolare segno distintivo (………che non era il basco di colore rosso ………..ma la cravatta rossa…….).
Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, nell’originare lo speciale Reparto, inizialmente in Calabria (Vibo Valentia) nel 1991, in Sardegna (Abbasanta) come detto nel 1993, e più di recente nel maggio del 2017 in Sicilia (Base Militare di Sigonella – SR) e il 5 settembre scorso in Puglia, (provincia di Foggia, Vico del Gargano località Jacotenente in attesa di Amendola), al fine di esaltarne lo spirito di corpo, il senso di appartenenza e la connotazione specialistica decise che il segno distintivo di coloro che vi avrebbero fatto parte sarebbe stato proprio il “basco rosso” simbolo di eccellenza, mutuato dal basco amaranto, ulteriore simbolo distintivo, dei cugini carabinieri paracadutisti.
La ragione della presenza dello Squadrone “Cacciatori Sardegna” in questa particolare località isolana risiede nella strategica centralità geografica che il comune di Abbasanta (OR) offre e che ha garantito per diversi decenni, allorquando il Reparto era supportato dagli elicotteri, all’epoca stanziali in questa caserma, eccellenti tempistiche d’intervento in ogni angolo dello scacchiere isolano… anche in quello più impervio delle asperità montane.
Tra i compiti normali svolti dai carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna rientrano:
l’azione di controllo del territorio sardo, sia attraverso pattugliamenti terrestri sia, all’occorrenza, eliportati;
la ricerca di persone sequestrate;
la cattura di latitanti;
la gravitazione o saturazione di dedicate aree d’intervento.
Rientrano, invece, tra i compiti eventuali dello Squadrone:
il supporto all’Arma territoriale in altre regioni d’Italia,
il rafforzamento dei servizi svolti dai comandi territoriali in tutto il territorio sardo;
il soccorso nelle pubbliche calamità, come primo e tempestivo intervento;
la ricerca e il soccorso di persone smarrite, isolate o infortunate anche in zone impervie.
I carabinieri dello Squadrone, nelle missioni fuori area disposte dal Comando Generale dell’Arma dei carabinieri, sono stati impegnati in svariate operazioni, tra le più importanti voglio ricordare:
nel 2000, nell’«Operazione Primavera» in Puglia;
nel 2003, nell’ «Operazione Alto Impatto» in Campania;
nel 2006, nei servizi di sicurezza delle «Olimpiadi Invernali e Giochi Paralimpici» a Torino;
nel 2010, prima in Sicilia e poi in Puglia nella localizzazione e nell’arresto di latitanti legati alla Mafia e alla Sacra Corona Unita;
dal 2011 al 2016, nei servizi di sicurezza dei lavori riguardanti la realizzazione della linea T.A.V. (treno ad alta velocità) in Val di Susa (TO);
nel 2015, nei servizi di sicurezza nella Fiera Internazionale «EXPO» di Milano;
nel 2017, a Molinella (BO), nelle ricerche del latitante presunto pluriomicida Norbert FEHER, meglio noto come «IGOR IL RUSSO», poi arrestato il 15 dicembre 2017 a Saragozza (Spagna) dalla Guardia Civil dopo un violento conflitto a fuoco;
nel 2017, in Calabria nell’ «Operazione Mandamento Jonico» nel corso della quale sono stati eseguiti ben 116 provvedimenti custodiali;
dall’agosto 2017 lo Squadrone è presente in Puglia, nella provincia di Foggia, in dedicate operazioni di contrasto alla criminalità organizzata locale.
L’elevato profilo professionale del Reparto scaturisce da un’accurata selezione e successiva specializzazione dei carabinieri “CACCIATORI” i quali, oltre a conseguire dopo otto intense settimane le particolari tecniche di controguerriglia, proprie dei reparti speciali, sono in possesso di ulteriori settorializzazioni professionali quali: acquisitori di obiettivi di polizia giudiziaria, rocciatori/addetti al soccorso in montagna, pattugliatori scelti, tiratori scelti, istruttori di tiro, addetti alla vigilanza e scorta, artificieri antisabotaggio, istruttori di educazione fisica, esploratori, istruttore basico per operazioni in supporto di pace, infermiere professionale.
Lo Squadrone, a seguito degli attentati terroristici in Francia nel 2015 e in Belgio nel 2016, è stato dotato dal Comando Generale dell’Arma dei carabinieri di un dedicato strumento operativo, meglio noto come “A.P.I.”, acronimo di Aliquote di Primo Intervento, unità formate da carabinieri altamente addestrati e particolarmente equipaggiati in grado di fronteggiare, come prima risposta, un attacco di matrice terroristica.
Tali unità, oltre a contenere situazioni riconducibili ad atti di natura terroristica, possono intervenire per la gestione di eventi di criminalità, ancorché non riferibili a contesti terroristici, ove sia gravemente compromessa la sicurezza delle persone quali, ad esempio, barricamenti domestici, azioni finalizzate a neutralizzare tiratori attivi nonché criminali asserragliatisi durante la commissione di un reato.
Ed è proprio in un contesto di asserragliamento che il 27 aprile 2018, in territorio isolano, due Team A.P.I. dello Squadrone, sono intervenuti per localizzare e neutralizzare un 40enne che per dieci ore si era barricato all’interno della propria abitazione dopo aver gravemente ferito i propri genitori e successivamente, colpito con un fendente all’addome, un carabiniere che era intervenuto sul posto.
In questo arco temporale, nel corso del quale hanno operato i “CACCIATORI DI SARDEGNA”, sono innumerevoli i risultati operativi conseguiti dallo Squadrone che, certamente, non posso riassumere in questa circostanza.
Voglio ricordare, però, che:
nel 2003 unitamente all’Arma di Nuoro è stato localizzato e arrestato l’arzanese STOCCHINO Pasquale, che era latitante da oltre trent’anni poiché condannato a pena esemplare in quanto resosi responsabile, in concorso con altri, di un quadruplice omicidio nel tentativo di compiere un sequestro di persona;
nel 2009, unitamente ai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale, è stato localizzato e arrestato l’arzanese ARZU Raffaele, condannato all’ergastolo poiché autore, in concorso con altri, della sanguinosa rapina in un istituto bancario ad Umbertide (PG), commessa nel 2006, nella quale perse la vita il Carabiniere Donato FEZZUOGLIO in servizio al Nucleo Operativo e Radiomobile di Città di Castello prontamente accorso sul posto per fronteggiare i malviventi con i quali ingaggiava un conflitto a fuoco;
nel 2013, nel corso di un’operazione di supporto all’Arma di Nuoro è stato arrestato l’orgolese MESINA Graziano, ex primula rossa del banditismo sardo, reo di aver progettato, in concorso con altri, il sequestro di un noto imprenditore dell’area oristanese;
nel 2017 sono stati conseguiti importanti risultati nel contrasto alle attività illecite nel settore delle sostanze stupefacenti: a febbraio a Sindia (NU) nel corso di un’operazione a supporto della Compagnia dei carabinieri di Ghilarza (OR) sono stati sequestrati 165 chilogrammi di marijuana; il successivo mese di ottobre, a Silanus (NU), in analoga operazione a supporto dei carabinieri della Compagnia di Macomer sono stati ben 410 i chilogrammi di marijuana sequestrati.
Sono certo che il diuturno impegno Istituzionale, così come la passione, l’unità d’intenti, lo spirito di sacrificio e quello di Corpo, che hanno contraddistinto l’agire dei carabinieri di questo Squadrone, nei 50 anni della sua Istituzione, proseguirà anche per i decenni a venire con il motto di sempre…………. “MAI STANCHI”.
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione.
Viva l’Arma dei carabinieri.
Viva lo Squadrone Carabinieri “CACCIATORI SARDEGNA”.

Sabato, 15 settembre 2018

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