A Santa Giusta il primo Centro di documentazione del Romanico sardo - LinkOristano
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A Santa Giusta il primo Centro di documentazione del Romanico sardo

Per un viaggio virtuale nei 150 monumenti di tutta l'Isola

A Santa Giusta il primo Centro di documentazione del Romanico in Sardegna
Per un viaggio virtuale nei 150 monumenti di tutta l’Isola

La sede della biblioteca di Santa Giusta che ospiterà il Centro di documentazione del Romanico

A Santa Giusta sorgerà il primo Centro di documentazione del Romanico in Sardegna. Lo ha reso noto il sindaco del paese e presidente dell’associaizone Amici del Romanico, Antonello Figus.

“Il comune di Santa Giusta”, spiega il sindaco Figus, “grazie a un finanziamento comunitario, ottenuto tramite l’assessorato regionale agli Enti Locali, si appresta ad allestire uno spazio interamente dedicato allo studio e alla conoscenza, anche didattica, dell’Itinerario del Romanico Sardo, che conta oltre 150 monumenti censiti nell’Isola, di cui un centinaio uniti in rete a fare sistema culturale, di cui Santa Giusta è capofila”.

Il Centro di Documentazione sorgerà all’ingresso del paese per chi proviene da Oristano, nella struttura che ospita la biblioteca comunale.

“Nell’allestimento”, illustra ancora il sindaco di Santa Giusta, “è prevista una sala di proiezioni video e sala conferenze, una sala multimediale con percorsi di realtà aumentata in 3D, un tavolo interattivo con la rappresentazione dell’itinerario del romanico sardo con evidenziate tutte le chiese di cui fanno parte, con informazioni scientifiche e logistiche. Il piano terra ospiterà una mostra tattile di alcune chiese romaniche ex cattedrali che introdurranno poi alle sale superiori, accompagnate dalle immagini dei paesaggi fantastici delle piccole chiese rurali. Un’altra sala sarà dedicata alla raccolta del materiale documentale che sarà fornito in parte dai comuni che già hanno realizzato opere importanti sui monumenti, e completato dal materiale scientifico che sarà fornito dalle due università Sarde di Cagliari e Sassari che hanno aderito al progetto, rappresentate rispettivamente dalla prof.ssa Rossana Martorelli e dal prof. Marco Milanese”.

“Nel centro”, prosegue Figus, “troverà spazio anche la segreteria organizzativa che sarà curata anche dai volontari dell’Associazione Amici del Romanico, ed una piccola caffetteria supportata da una ampia terrazza da cui sarà possibile ammirare la Basilica di Santa Giusta”.

“La novità più importante, tuttavia”, illustra il sindaco Figus, “è sicuramente rappresentata dal ‘Numero Verde del Romanico’, attraverso il quale sarà possibile ricevere informazioni sul romanico sardo, inerenti la possibilità di visite ai monumenti, gli itinerari stradali da seguire, e grazie ad una convenzione che sarà promossa nel prossimo autunno, connettersi direttamente con gli operatori turistici che offrono servizi culturali ma anche di trasporti e logistica.

Antonello Figus

“Nello spazio verde nei pressi del Centro di documentazione del Romanico in Sardegna”, continua Antonello Figus, “stiamo programmando una serie di iniziative che diano supporto e valore allo spazio culturale, allestendo un Parco del Romanico attrezzato anche per la sosta dei visitatori e una maestosa installazione ceramica, con un altorilievo, già in fase di realizzazione, che si ispira alla valorizzazione della nostra Basilica Romanica, alla sua storia ed alla cultura sociale locale. L’altorilievo ceramico sarà realizzato in dimensioni eccezionali, forse unico in questo genere, con circa 50 mq di formelle ceramiche assemblate in cui rivive la storia, l’architettura e la vita sociale di questa antica comunità”.

“Un vero centro della cultura medioevale, che nell’oristanese, patria del Giudicato di Arborea , trova sicuramente la sua collocazione ideale, al centro della Sardegna e a due passi dalla Strada Statale 131 arteria stradale che consente la connessione viaria di tutta l’Isola”, conclude il primo cittadino di Santa Giusta. “Il progetto prevede una adeguata promozione dell’iniziativa affinchè il turismo culturale nell’Isola prosegua e si rafforzi nella dimensione di un’offerta turistica che interessa tutte le aree geografiche della Sardegna e che può essere visitata in tutte le stagioni dell’anno”.

Venerdì, 17 agosto 2018

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