Sì alla concessione per il deposito di metano liquido dell’Edison
Uno dei primi casi in Italia. Pronunciamento dell’Autorità marittima sul progetto nel porto industriale di Oristano-Santa Giusta
La società Edison, che si prepara a realizzare nell’agglomerato portuale di Oristano un impianto per lo stoccaggio del metano liquido, il gnl, sarà tra le prime in Italia in questo campo, ad usufruire di una concessione demaniale marittima, della durata di 50 anni, per una superficie a terra e relativo specchio acqueo (rispettivamente di 11.140,24 e 7.857,46 metri quadrati), lungo il canale navigabile sud del porto industriale di Oristano.
Lo ha deliberato con un voto unanime il Comitato di gestione dell’Autorità marittima della Sardegna.
Il progetto prevede la realizzazione di un banchinamento per l’approdo di navi gasiere a servizio di un deposito costiero di gnl e di unità navali che intenderanno utilizzare Oristano come hub mediterraneo per l’approvvigionamento di carburante.
L’Autorità portuale ha dato via libera anche all’iter procedurale per la creazione di un ulteriore impianto a Porto Torres. In questo caso è stato già acquisito il progetto di fattibilità tecnico economico, il rapporto preliminare di sicurezza, l’assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale strategica e, non ultimo, il finanziamento dal ministero dello Sviluppo Economico per la fornitura e la posa di tre bracci di carico e scarico.
Mercoledì, 11 luglio 2018
Sarebbe interessante sapere se, a seguito della realizzazione di questi depositi di gas, il porto conserva le condizioni di sicurezza necessarie per l’approdo delle navi passeggeri ed in particolare di quelle da crociera.
Sarebbe interessante sapere se questo deposito porterà benefici anche ai cittadini, come per esempio l’apertura di distributori di gas per poter finalmente acquistare un auto a metano come si fa nel resto d’Italia…
Sarebbe interessante capire SE gli amministratori locali si rendano conto dell’ulteriore scempio a danno di un territorio già pesantemente compromesso dal Porto industriale. E le “Navi da Crociera”? E la ricchezza della vita negli stagni (tutelati dalla Convenzione di Ramsar, sigh),il lavoro dei pescatori, le spiaggie del golfo?
Sconvolge vedere quanto poco alcuni sardi amino la loro Terra e pensino al vile denaro anziché a preservarla per le future generazioni.