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Proposta di legge contro il cyberbullismo

Presentata dal gruppo del Pd in consiglio regionale

Cyberbullismo

Proposta di legge contro il cyberbullismo
Presentata dal gruppo del Pd in consiglio regionale

Una legge per contrastare il bullismo e il cyberbullismo in Sardegna, con un piano regionale che preveda il coinvolgimento delle scuole e delle forze dell’ordine. E con un obiettivo chiaro: prevenire più che punire, aiutando sia le giovani vittime che gli autori, e insegnando a tutti l’uso corretto dei social network.

E’ il senso della proposta di legge 496 presentata oggi in Consiglio regionale dal Partito democratico (primo firmatario il consigliere Piero Comandini) ma estesa a tutti i partiti presenti in Aula. “Auspichiamo un voto corale di unanimità per un provvedimento che si è reso assolutamente necessario, anche dopo i fatti gravissimi della ragazzina di Muravera, avvenuti un anno fa”, ha detto l’esponente dem. Che ha proseguito: “Il senso di questa proposta è attivare una prevenzione profonda nella società sarda, per arginare questo fenomeno. Per questo chiederemo che la proposta arrivi in Aula con la procedura d’urgenza”.

Tra gli interventi previsti dalla proposta di legge, la promozione nelle scuole di “percorsi formativi volti all’acquisizione delle competenze sull’uso responsabile del web e dei social network”. Gli studenti dovranno, insomma, conseguire una sorta di “patentino” per l’uso dei social, un po’ sul modello della Toscana dove è prevista un’abilitazione per i ragazzi sotto i 15 anni che usano i social media.

Comandini ha ricordato l’incidenza del bullismo in Sardegna, citando dati Istat del 2014: “Si registra che tra i ragazzi e gli adolescenti 11-17enni, il 12,4 per cento hanno subito comportamenti offensivi una o più volte al mese; il 36,8% qualche volta all’anno e il 50,8 mai”.

La consigliera Daniela Forma e il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra, hanno sottolineato l’importanza di “fare rete tra le istituzioni per combattere il fenomeno”.

Per Maria Grazia De Matteis, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, “questa è una proposta di legge che aiuta la vittima e nello stesso tempo il bullo, e che punta a insegnare un approccio corretto allo strumento informatico”.
Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, ha parlato della “disponibilità dell’ente a cofinanziare gli interventi previsti dal ddl”. Misure che la legge finanzierà con 250mila euro l’anno per il triennio 2018 – 2020.

Venerdì, 8 giugno 2018

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