"Perfetti sconosciuti": le pitture di Isella Colla da Librid - LinkOristano
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“Perfetti sconosciuti”: le pitture di Isella Colla da Librid

“Perfetti sconosciuti”: le pitture di Isella Colla da Librid
Nella mostra curata da Norma Trogu

Si chiama “Perfetti sconosciuti” la mostra di pitture di Isella Colla, allestita e visitabile da sabato prossimo, 19 maggio, nella libreria-bistrò di piazza Eleonora a Oristano Librid.

Curata da Norma Trogu la mostra presenta racconta personaggi dai visi vissuti e sfrontati.

L’inaugurazione è prevista per le 19.

L’esposizione di pitture di Isella Colla sarà visitabile fino a domenica 27 maggio.


Il passato davanti
di Gino Di Costanzo

In un contesto culturale globalizzato in cui si privilegia la gioventù, sia come target pubblicitario che come oggetto da consumare – precocemente consumato, si potrebbe dire – Isella Colla sceglie di ritrarre soggetti anziani. Eppure, se la vecchiaia è il luogo della disattenzione collettiva, in queste opere essa è elevata a significante, è segno privilegiato; è mancata decadenza che non bada al passato ma volge lo sguardo oltre. E’ giocosa accettazione di sé, ma anche critica velata ad una società che, malgrado stia biologicamente invecchiando, trascura e abbandona chi porta sul proprio corpo le tracce del tempo.

Gli anziani di Isella sono orgogliosi e stravaganti, delicatamente eccentrici. Essi non chiedono commiserazione ma si impongono all’attenzione con gentilezza; sono consapevoli del patrimonio di vita che posseggono e lo esibiscono. La cifra stilistica del bianco e nero che incide solchi rugosi sui volti, spesso in aperto contrasto con “accessori” colorati, produce un particolare effetto di straniamento e stupore che disorienta e contemporaneamente ci chiama in causa.

È un andare controcorrente, ma piano. La pittrice assume una postura spiazzante senza presunzione. La sua è una pittura popolare e raffinata, l’affermazione della propria libertà di scelta, artistica ed estetica.

Nella misura in cui i suoi veterani “ci mettono la faccia”, l’artista ha messo in gioco la propria: ha osato proporli proprio come essi osano vivere pienamente. Non solo, sanno anche essere contemporanei, ad esempio, quando si intersecano con geometrie astratte o mentre si rapportano ad oggetti di consumo tecnologico come il Mac. Solo che non sembrano esserne vittime, così come non risultano affatto patetici nella propria civetteria. E se avvertono il bisogno di urlare lo fanno in maniera insospettabile, come farebbe un cantante punk! In altri termini, questi attempati personaggi appaiono protagonisti attivi di questo tempo, rifiutando il ruolo sociale di cimelio vivente, di merce tristemente vicina alla data di scadenza: semplicemente, se la ridono.

Queste opere stimolano gli occhi con una sensualità senile tutt’altro che in disarmo; questi visi rivendicano l’esserci qui e ora, e quasi ci imbarazzano con la loro sfrontatezza. Non è giovanilismo penoso, è prendersi il proprio tempo, anche quello della vecchiaia. Del resto, se la vita si dissolve come lo sbuffo di fumo di una sigaretta, tanto vale assaporarla fino all’ultima boccata.

Siamo qui al cospetto di un’artista che sta raggiungendo solidità tecnica e maturità espressiva, presupposti che le consentiranno di progettare fruttuosamente ulteriori tappe del proprio percorso pittorico.

La locandina

Giovedì, 17 maggio 2018

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