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Lilliu premiato a Casale Monferrato per le battaglie sull’amianto

"Un successo da condividere con tutti i soci dell'Areas e con quanti hanno sostenuto le nostre iniziative"

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Lilliu premiato a Casale Monferrato per le battaglie sull’amianto
“Un successo da condividere con tutti i soci e con quanti hanno sostenuto le nostre iniziative”

C’è anche Giampaolo Lilliu, presidente dell’Associazione ex esposti amianto Sardegna, tra i vincitori della seconda edizione del premio “Vivaio Eternot”, assegnato dal Comune di Casale Monferrato e riservato a tutti coloro che si siano distinti per l’impegno profuso nella cura, la ricerca, la diffusione dell’informazione, in importanti e significative azioni di bonifica, nelle battaglie sociali e legali legate ai danni causati dall’amianto. Con Lilliu hanno ottenuto questo riconoscimento anche Rosy Battaglia, Gloria Puccetti, Annamaria Fugini, Agostino Giusto, il Centro Documentazione “Marco Vettori”, Daniele Manetti, Marco Balestra e Alba Tacchino.

Giampaolo Lilliu

A tutti i vincitori sarà consegnata una pianta prodotta all’interno del Vivaio Eternot, monumento vivo e partecipato del Parco Eternot (situato dove un tempo sorgeva la fabbrica Eternit) realizzato dall’artista Gea Casolaro (che presenzierà alla cerimonia) e composto da decine di vasi di “Davidia Involucrata”, anche detta “albero dei fazzoletti”.

Piante che rappresentano la lotta che il territorio casalese ha realizzato negli anni e che continuerà a portare avanti in tema di amianto: ora le piantine-premio sono pronte a volare lontano per sviluppare profonde radici di giustizia.

“Questo premio ripaga 40 anni di battaglia e di lotta di civiltà in materia di tutela della salute e difesa dell’ambiente dal rischio amianto che l’associazione ha sostenuto”, ha dichiarato  Giampaolo Lilliu,  dicendosi  molto onorato di aver ricevuto tale riconoscimento a livello nazionale. Lilliu ha voluto condividere il premio con tutti i soci , i simpatizzanti e con quanti hanno  supportato alle iniziative della Associazione Regionale Ex Esposti Amianto.

Il presidente Lilliu sarà a Casale Monferrato per il ritiro del Premio il prossimo  28 aprile.

Le schede dei premiati

Rosy Battaglia. Giornalista d’inchiesta freelance, da sempre vicina ai temi ambientali e alla lotta amianto di tutto il territorio del Monferrato, presidente e ideatrice di Cittadini Reattivi, progetto di crowdsourcing journalism su salute, ambiente e legalità, nel 2017 ha dato vita al progetto culturale sulla resilienza e sulla sostenibilità ambientale Storie Resilienti per la produzione di due documentari. Il primo, “La Rivincita di Casale Monferrato”, è stato presentato nel mese di febbraio.

Gloria Puccetti.Di Viareggio, dopo la morte di figlio in un tragico incendio sul lavoro ha fondato l’associazione “Matteo Valenti” in suo ricordo e per salvaguardare salute e sicurezza sul lavoro. Da cinque anni organizza incontri e assemblee per parlare del rischio amianto e delle bonifiche. In questo modo ha ottenuto un servizio comunale di raccolta delle piccole quantità di coperture di eternit e materiali contenenti amianto. Collabora con l’AFEVA di Casale Monferrato e svolge un ruolo importante anche nell’associazione delle vittime per il disastro ferroviario di Viareggio.

Giampaolo Lilliu.Di Oristano, ex operaio Sardit e oggi presidente della sezione provinciale dell’Associazione ex Esposti Amianto, da anni combatte perché il suo territorio venga risanato dall’amianto e affinché quello di Oristano diventi Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche con due stabilimenti che, a poca distanza l’uno dall’altro, trasformavano l’asbesto: la Sardit e la Ce.Ma.

Annamaria Fugini.Grazie alla sua tenacia e a un percorso intrapreso nel 2012, a Broni in Provincia di Pavia è stata effettuata la prima bonifica del polverino e, finalmente, il problema dell’amianto è stato messo all’ordine del giorno anche grazie all’apertura di uno sportello dedicato. La prima bonifica si è effettuata in una strada privata in cui una delle proprietà è riconducibile proprio alla Fugini che ne è stata promotrice nell’indifferenza del vicinato, con il quale ad oggi è in corso una causa civile.

Agostino Giusto.Tra i padri della celebre manifestazione florovivaistica Coniolo Fiori, ha pensato di proporre e realizzare con il noto vivaista pistoiese Barni una rosa per le vittime dell’amianto. La rosa è stata chiamata Eos (Aurora) per dare un’idea forte di futuro e positività. Per ogni esemplare venduto 1 euro è devoluto alla ricerca di una cura per il mesotelioma. Agostino continua ad adoperarsi per diffonderla in varie manifestazioni di settore parlando di Casale Monferrato e della lotta all’amianto.

Centro Documentazione Amianto e Malattie Correlate “Marco Vettori”. Nato nel 2013 grazie al lascito archivistico di Marco Vettori, politico ed ex operaio e sindacalista di Breda Ferroviaria, impegnato nel riconoscimento dell’esposizione all’amianto e deceduto per una patologia amianto-correlata a 59 anni, il Centro svolge intensa attività di documentazione ed informazione sui temi legati all’amianto organizzando numerosi incontri, convegni, corsi. Il Centro gestisce un archivio contenente circa 40.000 pagine di documenti e articoli scientifici e si autofinanzia con donazioni spontanee e con iniziative di fundraising.

Daniele Manetti.Il suo costante impegno nella lotta all’amianto, frutto di anni di lavoro tra istituzioni e associazionismo in difesa dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, ha portato all’apertura dello Sportello Amianto nella sede di Anmil Pistoia, un punto informativo dove lavoratori ex esposti all’amianto e cittadini potranno presentarsi per avere informazioni, ma anche consulenze tecniche, legali e previdenziali.

Marco Balestra.Di Ozzano Monferrato, giovane video maker, presta la sua opera sia professionale che volontaristica alla lotta all’amianto collaborando con profitto e passione con AFEVA. Sta lavorando al video promozionale per l’UFIM. A tema amianto ha realizzato “Attese” nel 2016, “La Rivincita di Casale Monferrato” 2017, “Amianto, una storia ancora da raccontare” 2017.

Alba Tacchino.Ex dipendente della SIA di Grugliasco, dove si calcola che il 29% dei lavoratori sia scomparso a causa dell’amianto. Dopo aver scoperto di essersi ammalata di asbestosi, ha continuato a lavorarci fino al 1987. Con la nascita dell’Associazione Esposti Amianto Alba si è fatta portavoce delle istanze degli ex lavoratori. Negli ultimi anni si è distinta per aver portato nelle scuole del torinese la sua testimonianza, sensibilizzando sui temi dell’educazione ambientale e alla salute.

La giuria.A decidere chi meritasse la pianta di Davidia è stato il comitato organizzatore composto dal sindaco Titti Palazzetti, dal presidente di AFEVA Giuliana Busto e Gea Casolaro (membri fissi) e da componenti invitati annualmente. Per dare un segno di continuità con la prima edizione del riconoscimento, hanno fatto parte del comitato di quest’anno alcuni dei vincitori del “Premio Vivaio Eternot 2017” oltre a professionisti del settore bonifica, ricerca e assistenza sanitaria. Fanno parte del comitato 2018 l’assessore all’ambiente Cristina Fava, l’oncologa e Cavaliere della Repubblica Daniela Degiovanni (vincitrice del premio nel 2017), il presidente del Comitato Scientifico del centro interdipartimentale Scansetti dell’Università di Torino Bice Fubini, Paolo Bevilacqua e Luca Mascini degli Assalti Frontali (vincitori nel 2017), il regista Francesco Ghiaccio (vincitore 2017), il giornalista Stefano Cosma (vincitore 2017) e la referente progettuale di “Costruire sul passato i progetti per il futuro” relativo alla miniera di Balangero e Corio Paola Pregnolato.

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