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La Regione sospende il procedimento per il termodinamico a San Quirico

L'assessore Piras in Commissione: se il progetto cambia deve rifare la valutazione di impatto ambientale

Regione Commissione Termodinamico

La Regione sospende il procedimento per il termodinamico a San Quirico
L’assessore Piras in Commissione: se il progetto cambia deve rifare la valutazione di impatto ambientale

Foto Ufficio Stampa Comune di Oristano

La Regione toglie il piede dall’acceleratore e  sospende il procedimento amministrativo per il progetto della centrale col fotovoltaico –  termodinamico a San Quirico. Lo ha annunciato stasera l’assessore all’industria Maria Grazia Piras in audizione nella Commissione regionale ambiente.

“Prendiamo atto con soddisfazione della sospensione del procedimento amministrativo che accompagna il progetto dell’impianto termodinamico della Solar power”, ha commentato il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, “ma credo che dalla Commissione ambiente del Consiglio regionale tutti si aspettassero di più e nel caso specifico un preciso impegno politico teso a restituire al Comune di Oristano la facoltà di decidere la propria pianificazione urbanistica”.

“Ringrazio la Commissione, il suo presidente Antonio Solinas e l’assessore Piras per la disponibilità al confronto, ma la politica deve riappropriarsi del suo ruolo e garantire il governo delle comunità locali. Non è ammissibile che su un iniziativa dall’impatto di rilievo come questa il  Comune non possa dite la sua. È impensabile che nonostante la netta contrarietà di due consigli comunali, di quello provinciale, di tutte le forze politiche, di associazioni e sindacati e delle popolazioni, il progetto possa andare avanti. Ma la battaglia non finisce qui”.

Durante l’audizione l’assessore all’industria Maria Grazia Piras ha riportato gli esiti della conferenza di servizi di ieri evidenziando che il progetto definitivo presentato il 7 febbraio  della Solar power non ha recepito le prescrizioni della Giunta regionale e pertanto non risulta adeguato a recepire le prescrizioni della Via: la mancanza delle integrazioni e l’annunciato aumento della potenza da 10,8 a 12 mega watt portano a sospendere il procedimento amministrativo in attesa delle integrazioni. I termini procedimentali saranno dunque riavviati e in presenza di modifiche sostanziali ripartiranno da zero e quindi da una nuova valutazione di impatto ambientale.

Durante l’audizione le ragioni del no sono state ribadite dal sindaco di Palmas Arborea Andrea Massa Pisu e dal presidente del comitato Antonello Garau. La voce degli imprenditori agricoli locali è stata portata da Sandro dessi, titolare di un agriturismo, che ha lanciato un grido d’allarme per tutte le imprese che subirebbero danni incalcolabili dalla presenza dell’impianto.

Per il presidente della Commissione Antonio Solinas si è in presenza di un grosso vuoto legislativo  che la nuova legge urbanistica potrebbe almeno in parte colmare.

Una valutazione negativa sull’impatto è stata espressa da tutti i consiglieri regionali intervenuti.

Mercoledì, 21 marzo 2018

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