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Battaglia sui tirocini: “Sono abusivi”

Il Collettivo Furia Rossa di Oristano contesta i Centri per l'impiego per gli avvisi nel settore turistico

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Battaglia sui tirocini: “Sono abusivi”
Il Collettivo Furia Rossa di Oristano contesta i Centri per l’impiego per gli avvisi nel settore turistico

“I Centri per l’Impiego della provincia di Oristano, in buona compagnia con tutti quelli della Sardegna, continuano a promuovere e attivare tirocini abusivi nel settore della ristorazione e del turismo (e non solo)”. La pesante denuncia arriva dal Collettivo Furia Rossa di Oristano che ha avviato una battaglia per un rinnovamento dello strumento dei tirocini.

“Occorrono nozioni base di diritto del lavoro, che gli operatori dei CPI dovrebbero avere, per sapere che i tirocinanti non possono svolgere attività meramente pratiche e manuali e non possono partecipare alla capacità produttiva di una impresa”, si legge in una nota diffusa dal Collettivo. “Il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro ma unicamente una esperienza formativa per il tirocinante che, grazie all’affiancamento a un tutor, può conoscere dall’interno un determinato contesto lavorativo, vedere e conoscere in modo diretto come si svolge una professione o un mestiere, incrementare le proprie conoscenze e così poter orientare le proprie scelte nel mondo del lavoro. Lo svolgimento del tirocinio durante la stagione estiva per fare camerieri, lavapiatti, addetti al ricevimento, baristi, banconieri e altre figure affini, è quindi per sua natura incompatibile con i principi che regolano tale strumento”.

Secondo Furia Rossa, “in questo periodo, dove le attività ricettive e turistiche iniziano a formare i propri organici per la stagione estiva, si nota un incremento delle offerte di tirocinio in questo settore, visibili nei vari siti di incontro tra domanda e offerta di lavoro e anche nei social network; particolarmente grave è che alcune di queste offerte, e quindi questa pratica abusiva e illegale, sia veicolata attraverso i canali istituzionali della Regione Sardegna e promossa dagli uffici territoriali dell’ASPAL, cioè di un organismo tecnico della RAS”.

“Siamo stanchi di rapporti di lavoro subordinato mascherati da tirocini, siamo stanchi di queste pratiche di sfruttamento e della loro normalizzazione che è sempre più ricatto nei confronti della forza lavoro giovanile”, si legge ancora nella nota del Collettivo Furia Rossa. “Il lavoro va pagato e regolarizzato secondo la contrattazione collettiva senza possibilità di mediazione”.

“Chiediamo che le offerte di tirocinio incongruenti attualmente promosse dai CPI siano cancellate dai canali ufficiali; chiediamo maggiori controlli da parte della sede territoriale dell’INL e un controllo specifico e mirato verso quei tirocini già attivati per i lavori a bassa specializzazione dove, in caso di non rispetto delle regole e come prevede la normativa, si dovrà procedere con la trasformazione del tirocinio in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato”.

Martedì, 13 marzo 2018

 

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